Braccio di ferro alla Dierre su produttività e buoni pasto: oggi vertenza in Prefettura

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La dierre di Villanova, azienda leader nelle porte blindate e di sicurezza, è in questi giorni al centro di un braccio di ferro tra lavoratori e proprietà per l’adeguamento del premio di risultato e dei buoni pasti.

Il premio di produttività, a detta delle sigle sindacali, è fermo al 2207, mentre il buono pasto è di 4,50, ben al di sotto dell’adeguamento al carovita.
L’attuale premio di produttività è di 834 euro lordi in assenza di giorni di malattia, (546 euro lordi per chi invece usufruisce dei giorni di malattia), i sindacati chiedono che il premio venga portati rispettivamente a 1700 e 750 euro, mentre l’aumento del buono pasto dovrebbe passare da 4,5 a 7 euro.

Richieste che non hanno riscontrato il favore dell’azienda, che in una nota ha spiegato come la Dierre “mantiene un atteggiamento aperto al dialogo e al confronto con le organizzazioni sindacali. In questi anni, malgrado la crisi del settore e il necessario ricorso agli ammortizzatori sociali, la preoccupazione principale è stata quella di salvaguardare l’occupazione e creare le premesse per una nuova fase di crescita. Cercando un confronto con l’obiettivo di raggiungere un accordo soddisfacente per tutti, ma anche sostenibile sotto il profilo economico-finanziario”.

La tensione, comunque, rimane alta. Nei giorni scorsi un operaio che picchettava davanti agli ingressi dello stabilimento è stato urtato dall’auto di un dipendente che voleva entrare, mentre la statale è rimasta chiusa a causa del corteo sindacale, mandando la circolazione in tilt.

Ora è stato chiesto di mediare alla Prefettura di Asti: oggi alle 16 le parti sociali si troveranno ad Asti davanti al Prefetto Paolo Fernicola: una vertenza chiesta dallo stesso sindaco di Villanova Christian Giordano.

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