Autotrasportatori: sciopero anche in Piemonte dal 6 al 9 agosto

Anche in Piemonte, come nel resto dell’Italia, la categoria spegnerà i motori dei mezzi e fermerà la distribuzione delle merci da lunedì 6 alla mezzanotte di giovedì 9 agosto. La decisione è stata presa dall’Unatras, l’Associazione Nazionale degli Autotrasportatori che raggruppa le 7 più importanti Associazioni di Categoria del settore, tra le quali Confartigianato Trasporti.

E’ questa l’ultima via individuata dalla categoria comprensiva di 93mila autotrasportatori italiani, 4894 in Piemonte, a fronte della mancata risposta alle attese di artigiani e piccole imprese del settore che attendono risposte urgenti soprattutto sul mancato pronunciamento dell’Agenzia delle Entrate per fruire delle deduzioni forfettarie delle spese non documentate per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore.

“Visto il mancato riscontro da parte delle istituzioni nonostante le richieste d’incontro, abbiamo ufficializzato la decisione di attuare il fermo nazionale dei servizi di autotrasporto merci per conto di terzi”. In questo modo Aldo Caranta, Presidente di Confartigianato Trasporti Piemonte annuncia l’adesione al fermo, sottolineando come, rispettando le norme, sia stata anche inviata la comunicazione alla Commissione di Garanzia degli scioperi nel rispetto del Codice di autoregolamentazione.

“Ci viene negata la possibilità di pagare regolarmente le imposte – commenta Caranta- perché, nonostante sia già scaduto a giugno il termine per le dichiarazioni dei redditi 2018 (relative ai redditi del 2017), l’Agenzia delle Entrate non ha ancora reso noti gli importi delle deduzioni. Quindi, oltre a essere costrette a rimandare il pagamento delle tasse, le nostre aziende stanno subendo danni incalcolabili”.

“Le nostre richieste – continua Caranta – sono quelle che vengano mantenuti e confermati gli importi delle deduzioni in 51 euro per i viaggi fuori comune e 17,85 all’interno del comune, così come atteso da tutta la categoria, poiché altrimenti significherebbe mettere in grave difficoltà decine di migliaia di imprese che per i redditi dello scorso anno hanno già fatto affidamento su queste misure”.