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Speciale 118 Sindaci: intervista a Pierangela Tealdo, sindaca di Vesime

118 Sindaci: incontriamo Pierangela Tealdo, sindaca di Vesime.

Da bambina aveva mai immaginato di diventare sindaca?

Lungi da me. Non ci avevo proprio mai pensato.

Com’è nata la Sua candidatura a sindaca?

Per iniziativa del sindaco dell’amministrazione precedente, dove ero già assessore da cinque anni. Non trovava nessuno da candidare, tutti dicevano di no, poi furono presentate ben cinque liste.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Tre anni come presidente della Pro Loco, cinque anni come assessore e molto volontariato nella Croce Rossa e nella Caritas.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletta?

Di poter mantenere le promesse fatte in campagna elettorale.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

Il lasciare inalterato il livello dei servizi pubblici comunali, nonostante la diminuzione dell’entrate finanziarie comunali.
E poi, la valutazione dell’adesione alla nuova unione dei comuni.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Non c’è n’è una particolare, ma ritengo che la presenza sia molto importante per affrontare qualsiasi problema.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

Lo sblocco dei contributi per la nostra scuola. Con queste risorse abbiamo rinnovato e messa in sicurezza l’edificio.
L’attribuzione del premio nel progetto 6000 campanili. Con queste risorse abbiamo potuto sistemare le strade comunali (sono ben 54 chilometri).

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Usiamo il sito web del comune. Poi c’è il contatto diretto ed il passaparola. Teniamo aggiornata la bacheca comunale e quelle delle chiese del territorio.

Soddisfatta di come porta avanti il suo incarico o no? Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Si, sono abbastanza soddisfatta del lavoro svolto in sinergia con il mio gruppo, per ulteriori mandati amministrativi ho ancora quattro anni per pensarci.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Avere funzionari efficaci e preparati. E poi una grande collaborazione con tutti gli enti che ci sono vicini.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Norme chiare e semplificate (almeno per i piccoli comuni) e naturalmente maggiori finanziamenti.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

Il problema c’è. Si è attuato, d’accordo con la Prefettura, il “Controllo del Vicinato”. Ci stiamo attrezzando con un sistema di videosorveglianza. Dobbiamo installare le telecamere.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

Si, dovuto all’aumento dell’età della popolazione. Vorremmo organizzare strutture di aggregazione, in particolare per gli anziani che vivono soli.
Vorrei creare un servizio di mensa, visto che abbiamo già cibi che vengono forniti per la scuola e l’asilo. La struttura esisterebbe già, ci stiamo lavorando.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?
Se no, come potrebbe svilupparsi una sinergia tra amministrazione e no profit?

Prima di tutto la I.B. (Incendi Boschivi) che fa parte della Protezione Civile. Abbiamo “Vesime Paese Solidale” che si occupa delle persone anziane (trasporti per visite mediche e prelievi). Hanno in dotazione una vettura del comune e funziona molto bene. Poi abbiamo la società sportiva che gestisce gli impianti sportivi comunali.
Ci sarebbe anche una Pro Loco. Ora non è attiva e stiamo cercando di rimetterla in piedi.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Il miglioramento della viabilità nel concentrico e nelle frazioni, anche con il rifacimento della illuminazione pubblica e la sistemazione delle facciate delle case per migliorare il decoro urbano.

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