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Speciale 118 Sindaci: intervista a Maria Grazia Aramini, sindaca di Olmo Gentile

118 Sindaci: incontriamo Maria Grazia Aramini, sindaca di Olmo Gentile.

Da bambina aveva mai immaginato di diventare sindaca?

No, però mi avevo un’ insegnante che mi diceva spesso che io ero portata ad aiutare gli altri.

Com’è nata la Sua candidatura a sindaca?

Ho iniziato nel 1980 come consigliere comunale, e lo sono stata per 10 anni. Nel 1990 mi fu chiesto di fare il sindaco e così ci provai.
Dopo i primi due mandati lasciai il posto ad un mio compaesano, che purtroppo ci lasciò quando era in carica vittima di uno spiacevole incidente stradale. E’ così ritornai a fare il sindaco e lo sono ancora oggi.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

L’esperienza la avevo avuta solo come consigliera comunale.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletta?

Ho capito che avrei dovuto rimboccarmi le maniche e darmi da fare per essere all’altezza dei miei predecessori.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

Affrontare tutti i giorni la burocrazia.
La ricostruzione dopo l’alluvione del 1994. Abbiamo avuto dei grossi problemi riguardanti il ripristino totale della viabilità.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Non lo posso dire con precisione, perché tutti i problemi che un sindaco deve affrontare sono importanti.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

Sono riuscita ad ottenere la ristrutturazione del castello (che è privato ma domina il nostro centro del paese) da parte dei vecchi proprietari e farlo riportare alla sua originale bellezza con l’acquisizione da parte di una società di Genova (la MEDICAL SISTEM).Purtroppo ci sono poi stati problemi fra la nuova proprietà e la sovrintendenza ed i lavori sono stati bloccati per ben due volte.
Ho fatto risistemare il vecchio oratorio, dove oggi si tengono mostre e convegni di arte, concerti e altre manifestazioni, con annessa sala di lettura all’aperto.
Ho aperto l’area verde, con giochi e zona per sosta camper, e sono contenta perché la vedo molto frequentata anche da intere famiglie.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Parlando sempre con tutti, ma più ancora, nell’ascoltarli.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no? Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Bisognerebbe chiederlo ai cittadini. Io mi sento motivata a fare sempre di più, ma purtroppo devo tener conto della poca disponibilità finanziaria.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Ascoltare il più possibile le richieste dei concittadini. E poi metterle in pratica.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

E’ una gran questione di finanziamenti. Si hanno sempre diminuzioni delle somme destinate ai comuni da parte dello Stato.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

Abbiamo la fortuna di avere vicina la caserma ei carabinieri a Roccaverano. I carabinieri della stazione stanno veramente vicino alle persone e in loro i miei concittadini hanno molta fiducia.
Poi essendo il paese di piccole dimensioni, ci si conosce tutti, e se arriva qualche estraneo chi lo vede avvisa subito le autorità.
Abbiamo anche installato delle telecamere. 
In effetti qualche furto lo abbiamo subito, ma meno di quanto è già successo in altri comuni.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

Il 50% della popolazione di Olmo Gentile supera i 70 anni di età.
Abbiamo la fortuna di far parte del CISA che fornisce l’assistenza famigliare.
La comunità montana si da da fare per i trasportii è un organismo molto sensibile a queste necessità.
Occorrerebbe che la Provincia desse qualche contributo in più.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?
Se no, come potrebbe svilupparsi una sinergia tra amministrazione e no profit?

Non ci sono organizzazioni di volontariato. Facciamo tutto noi consiglieri compresa la pulizia delle strade. Quando organizziamo eventi ci si mette d’accordo tutti come in una famiglia. Abbiamo comunque organizzazioni di volontariato di altri comuni che, se del caso, vengono ad aiutarci. Ad esempio, la I.B. è molto presente.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Nel “giro delle 5 torri” (Vengone, Roccaverano, noi, San Giorgio e Monastero) l’unica non visitabile è la nostra perché privata.
Mi piacerebbe concordare con i proprietari la possibilità di visitarla anche all’interno, cosa non facile visto quanto è successo fra la proprietà e la Sovrintendenza.
Vorrei contribuire ad organizzare delle strutture ricettive per poter far fermare di più i visitatori nel nostro affascinante territori.

La veduta di Olmo Gentile è tratta dal sito www.langhe.net

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