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Speciale 118 Sindaci: intervista ad Oscar Grea, sindaco di Loazzolo

118 Sindaci: incontriamo Oscar Grea, sindaco di Loazzolo.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?

No, anche se in famiglia sentivo parlare che un mio parente era stato sindaco a Loazzolo dal 1951 al 1956.

Com’è nata la Sua candidatura a sindaco?

In modo molto normale. Ero già amministratore come consigliere. Nel 2004 l’Amministrazione Comunale allora in carica mi chiese di propormi a sindaco, nella continuità con quanto era stato già fatto fino a allora.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Solo quella di Consigliere Comunale a Loazzolo.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

Ho subito pensato che mi ero preso un impegno difficile.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

Il cercare sempre di andare incontro a tutti. Le richieste della cittadinanza bisogna sempre valutarle e dare una risposta veloce. In particolare mi riferisco alla viabilità e ai servizi pubblici. Il nostro territorio è molto vasto e i maggiori problemi arrivano in inverno e durante i periodi di pioggia. E’ sempre complesso trovare il modo più corretto di risolvere questi problemi.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Più che altro a tutta la parte burocratica. Noi piccoli comuni abbiamo le stesse procedure delle grandi città. Questo vale anche per le feste e le manifestazioni comunali. Certe decisioni devono essere prese in modo molto più snello.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

Ci sono state diverse cose che mi hanno dato soddisfazione. Siamo riusciti ( grazie anche ai i miei colleghi amministratori) a realizzare progetti relativi a strade e anche alla loro illuminazione, facendo fronte con le poche risorse finanziarie disponibili.
Ma è stata anche la partecipazione attiva dei concittadini a queste realizzazioni che mi ha dato molta soddisfazione.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Il mio telefono è sempre attivato e rispondo sempre a tutti. Io sono presente in ufficio ogni giovedì. Poi li vedo al bar e in piazza. Se devo comunicare qualche cosa so che ho molta collaborazione da parte dei concittadini a diffondere i miei messaggi.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no? Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Diciamo di sì, ma sono soddisfatto anche perché mi sento molto aiutato dagli altri amministratori.
Invece non sono soddisfatto per come e quanto interviene lo Stato.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Facendo parte di una Comunità Montana, fra noi sindaci già ci scambiamo le nostre esperienze.
Potrei suggerire, ma questo vale solo per sindaci di territori analoghi al mio paese, di puntare molto sulla valorizzazione dei prodotti tipici locali.
Io ho portato avanti, in continuità con l’amministrazione comunale precedente, tutte le istanze e i progetti necessari per evidenziare e comunicare al meglio i nostri prodotti DOC e DOP.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Meno burocrazia. In concreto più potere decisionale sui lavori da fare. Per causa della burocrazia si deve sempre aspettare molto tempo. Peggio ancora, è che se succede una urgenza, se ho finanziamenti per un’altra opera, che diventa meno urgente, io non posso ribaltarli su quella che è diventata prioritaria.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

Sul tema c’è molta collaborazione fra gli abitanti. E’ stato istituito il “Controllo del Vicinato” in collaborazione con i Carabinieri (di stanza a Bubbio) e la Prefettura. Abbiamo anche già installato una telecamera. Se riusciamo ad avere altri finanziamenti ne installeremo delle altre.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

Certo, specialmente perché abbiamo una popolazione con molti anziani.
Abbiamo una grande collaborazione da parte del CISA.
Abbiamo, anche, sul territorio una infermiera che collabora con il Comune. E’ stato organizzato, e funziona, un controllo periodico di assistenza per gli over 65.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?

Abbiamo la Pro Loco, un circolo ricreativo e la Protezione Civile (quest’ultima opera come Comunità Montana).  Collaborano tutti per organizzare le nostre feste (in particolare quella del primo sabato di agosto) e anche per gli eventi più limitati (gare a bocce, 4 Novembre, notte di Natale, ecc.).

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Di avere, di nuovo, un ristorante qui nel centro. (c’era fino a qualche anno fa) e poter tramite questa struttura far degustare qui i nostri prodotti tipici, e che funzioni anche come negozio.

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