Con il progetto “BenEssere in Gioco” i bambini astigiani scoprono l’attività motoria

L’Aula Magna del Polo Universitario Rita Levi Montalcini ha ospitato la conferenza conclusiva del progetto “Benessere in Gioco”.

Il progetto è stato illustrato dallo staff di Scienze delle Attività Motorie e Sportive, che dal 2015 segue lo svolgimento delle attività di quello che è un’attività del tutto innovativa in Italia, grazie al sostegno del Polo Universitario Uni- Astiss, del Comune di Asti, della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, e del FAB Fondo Assistenza e Benessere.

La conferenza è servita per verificare insieme l’andamento del progetto sviluppato nel corrente anno scolastico e commentare i dati relativi alle abilità grosso motorie dei bambini tra i 6 e gli 11 anni. Sono stati messi a confronto i dati degli ultimi tre anni scolastici al fine di fornire agli insegnanti uno strumento di valutazione concreto e attendibile finalizzandolo ad un ulteriore sviluppo del progetto.

Nell’anno scolastico 2017-2018 sono stati coinvolti 3311 bambini, 16 le scuole partecipanti per 147 classi dalla prima alla quinta elementare: questo è stato il terzo anno scolastico in cui sono state effettuate le rilevazioni per riuscire ad arrivare a capire lo stato delle capacità grosso motorie dei bambini astigiani.

Il progetto è seguito da uno staff molto preparato, coordinato dal prof. Giovanni Musella, che ha sottolineato come sia fondamentale il lavoro in team condotto da Giulia Bardaglio, Francesca Magno, Daniele Magistro e Fabio Carlevaro, che lo scorso anno ha portato perfino al risultato concreto con la pubblicazione di un articolo scientifico di rilevanza internazionale.

Nell’ultimo anno sono state apportate modifiche all’approccio originale di “Benessere in Gioco”, come ha spiegato Francesca Magno: “Abbiamo rielaborato il progetto in base alle indicazioni degli insegnanti e agli obiettivi da sviluppare nella scuola primaria in modo trasversale.
L’attività motoria è stata utilizzata anche per raggiungere obiettivi didattici di altre materie, grazie alla collaborazione con gli insegnanti. Inoltre sono state valorizzate, attraverso il gioco, la diversità tra le culture presenti nelle classi delle scuole elementari di Asti.”

Da non dimenticare inoltre che l’attività sul campo è svolta da istruttori laureati nel corso di Asti della SUISM, alcuni dei quali sono stati, nei due anni precedenti, a loro volta tirocinanti dello stesso progetto, con ricadute dirette sul territorio della presenza del corso universitario astigiano.

Il modus operandi e la letteratura internazionale da cui partono le attività scientifiche dell’intervento sono stati presentati da Giulia Bardaglio, mentre Fabio Carlevaro ha illustrato i principali dati emersi in questi primi tre anni di rilevazioni: il TGMD-3 mostra come quest’anno i bambini più piccoli abbiano abilità motorie in media un po’ più basse rispetto ai pari età del 2016 e 2017, divario che poi va man mano diminuendo con l’aumento dell’età.

Particolarmente importante sono i confronti sui percentili di riferimento, che permette al TGMD-3 di essere messo in relazione anche con altre problematiche del bambino. “Un lavoro del genere non esisteva fino ad ora – commenta Carlevaro – in questo modo abbiamo riferimenti specifici rispetto alla media di tutti i bambini coinvolti. Il test può essere utilizzato anche con bambini che hanno disturbi dell’apprendimento di vario tipo, come DSA o ADHD, tutti quei disturbi che non creano problemi fisici. Abbiamo potuto effettuare il test anche su bambini autistici o con lieve Sindrome di Down.”

Tre anni di lavoro, con l’obiettivo di continuare per poter completare almeno i cinque anni di scuole elementari. “Il primo anno è servito per fotografare la situazione e per capire che tipo di servizio serviva al territorio – ha sottolineato Musella in conclusione – nel secondo anno è stata messa a punto la metodologia di rilevazione, in questo terzo anno abbiamo un primo confronto tra risultati che consideriamo una tappa intermedia. Dobbiamo ancora dare risposta alla domanda: a che livello si attesta lo sviluppo grosso motorio dei bambini astigiani?”

Il proseguimento del progetto anche negli anni futuri è molto importante affinchè la realtà astigiana si possa confrontare a livello internazionale per poter crescere, collaborando con Università della Gran Bretagna e della Svizzera dove questi studi sono già stati validati da anni.

Un grazie comune a tutte le docenti delle scuole elementari coinvolte in Benessere in Gioco si è sollevato in coro perchè il progetto ha permesso di portare l’attività motoria nella scuola, con istruttori qualificati.

Alla presentazione sono intervenuti Mario Sacco, presidente del Consorzio Astiss e della Fondazione Cr Asti, il consigliere Piercarlo Molinaris, il Sindaco di Asti Maurizio Rasero e Claudio Cerrato, in rappresentanza del FAB.