Lavoratori Centri per l’Impiego in carico alla Regione

l personale dei centri per l’impiego del Piemonte, rimasto in capo alle province e a Città Metropolitana e dal primo gennaio 2016 assegnato in via temporanea all’Agenzia Piemonte Lavoro, verrà preso in carico dalla Regione, con uguale trattamento giuridico e salariale rispetto a quello dei dipendenti regionali.
I circa 500 lavoratori interessati dalle norme potranno optare tra due modalità, o essere inseriti in organico presso l’Agenzia oppure l’inquadramento in Regione con distacco in Apl, rinunciando alla mobilità interna per quattro anni dal passaggio nel ruolo regionale, con verifica ogni due anni.
È quanto stabilito dagli emendamenti approvati lunedì 18 giugno durante la Commissione Bilancio.
Il provvedimento risponde così a un obbligo nazionale che prevede il trasferimento dei lavoratori dei centri per l’impiego entro fine giugno.
Gli emendamenti prevedono, inoltre, il passaggio di 22 dipendenti a tempo determinato, attualmente in carico alla Città Metropolitana, ad Apl che si occuperà della loro stabilizzazione, precisazione richiesta durante la discussione dai gruppi PD, M5S e Sel.
Per l’assessore regionale al Lavoro, grazie a questo provvedimento verrà potenziata la rete dei centri per l’impiego su tutto il territorio, non solo a Torino dove, tuttavia, si registra ancora una situazione problematica.

Abbiamo bisogno di personale motivato che si senta parte di Apl – ha proseguito – e abbiamo bisogno di iniziare a operare nel più breve tempo possibile perché siamo fermi da due anni. Persone che avevano un contratto a tempo determinato oggi passano in un’organizzazione in cui potranno svolgere un ruolo importante per i cittadini, ha concluso.

L’assessore regionale al Bilancio ha sottolineato l’importanza dell’accordo chiuso con i sindacati, passaggio non scontato. Pensavamo, come già accade in altre regioni, che dovesse essere l’Agenzia Piemonte Lavoro a gestire le politiche attive grazie a competenze adeguate, non avrebbe potuto farlo direttamente la Regione creando una “direzione Agenzia Lavoro”, come da richiesta iniziale. Abbiamo pensato ad Apl perché la Regione è un ente di programmazione, non di gestione, e la gestione diretta dei centri sarebbe stata più problematica. Dal 1 luglio avremo lavoratori più motivati che – aspetto non secondario – percepiranno anche uno stipendio più alto.

Nelle prossime settimane in Consiglio ci si impegnerà per inserire una norma di salvaguardia per il personale inquadrato presso l’Agenzia Piemonte Lavoro che preveda, in caso di soppressione della stessa, il trasferimento in Regione.