Consegnate ai sette vincitori le borse di studio della Diocesi e Astiss nel ricordo di Aris d’Anelli

La nona edizione delle borse di studio messe a disposizione dal Progetto Culturale della Diocesi di Asti in collaborazione con il Consorzio Asti Studi Superiori, ha celebrato i suoi vincitori nella cerimonia di premiazione ospitata dalla Sala dei Vescovi del Vescovado di Asti, alla presenza del vescovo di Asti Francesco Ravinale, della commissione presieduta dal professor Franco Valfrè, del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e di Astiss Mario Sacco, del sindaco di Asti Maurizio Rasero e dell’assessore comunale Mariangela Cotto, coordinati dalla regia di Michelino Musso, responsabile del Progetto Culturale e dell’Ufficio Comunicazioni Sociali.

Come ogni anno, anche per il 2018 la particolarità di questo bando è che le borse di studio sono state consegnate al momento della scelta della tesi per favorire concretamente il percorso di ricerca dei candidati, per lo svolgimento di tesi di laurea, laurea magistrale, master o dottorato di ricerca magistrali aventi come oggetto le tematiche “Economia e Territorio”, “Ambiente e Cultura” e “Servizi alla persona” .

I vincitori delle borse ordinarie dell’edizione 2018 sono stati Giacomo Cussotto, Yassine Ramli, Daniele Turini ed Elisabetta Ugaglia per l’assegnazione di quattro delle cinque borse da 500 euro, e il progetto di tesi di Sara Arduino e Giulia Granzino, stabilendo la suddivisione della quinta borsa in due parti da 250 euro l’una, in quanto le due candidate svolgeranno in team il loro progetto.

Una sesta borsa di studio speciale da 2 mila euro intitolata ad Aris d’Anelli è stata assegnata a Sara Bersano, laureanda del corso triennale di Infermieristica dell’Università degli Studi di Torino, in quanto la tematica affrontata, “Maternità senza confini: il ruolo infermieristico nel percorso educativo alla donna migrante in gravidanza, nel post partum e nelle cure neonatali” si può ricondurre alla sensibilità, all’attenzione nello svolgimento della professione medica, al notevole senso di umanità che hanno caratterizzato la vita del dottor d’Anelli senza
dimenticare il suo legame forte con l’Africa. Il tema scelto e le modalità di svolgimento della tesi, spiegate in breve dalla relatrice Tiziana Stobbione, sono state molto apprezzate anche dalla famiglia d’Anelli, come sottolineato dalla figlia, presente alla cerimonia, che ha consegnato la borsa di studio a Sara, la quale utilizzerà i 2 mila euro per finanziarsi il viaggio in Tanzania post laurea, dove farà l’infermiera volontaria in un ospedale corredato da alcune sale parto.

Tra le borse ordinarie, Giacomo Cussotto, laureando del corso magistrale in Economia Aziendale dell’Università degli Studi di Torino, è stato premiato da Mario Sacco per la sua tesi che ha come argomento la “Creazione di valore per la collettività, attraverso l’integrazione tra mondo profit e no profit”. E’ studente del corso magistrale a ciclo unico di Giurisprudenza all’Università degli Studi di Torino Yassine Ramli, che sta lavorando sul tema del “Welfare Aziendale” e che è stato premiato dall’Assessora Mariangela Cotto.

Daniele Turini, laureando del corso triennale di Scienze delle Attività Motorie e Sportive nella sede di Asti dell’Università di Torino,  ha ricevuto la borsa da Don Mauro Canta, responsabile della Pastorale Universitaria, e sta sviluppando un argomento di tesi “Bisogni educativi speciali e sviluppo delle abilità motorie”.

E’ stato il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, a premiare Elisabetta Ugaglia, laureanda del corso magistrale in Archeologia e Storia antica dell’Università di Torino, che sta svolgendo la tesi su “Lo scavo di Palazzo Mazzola con particolare attenzione alle fasi altomedievali”.

Una borsa è stata attribuita alla testi dal tema “Successo imprenditoriale e attenzione etica verso i lavoratori”, un lavoro a due mani svolto da Sara Arduino e Giulia Granzino, studentesse del Master in Sviluppo Locale dell’Università del Piemonte Orientale, premiate rispettivamente da Angela Bosia e Don Luca Solaro.

Sentiti i ringraziamenti per questa iniziativa da parte del presidente della Commissione Franco Valfrè, del Presidente Mario Sacco e del Vescovo nei confronti del Progetto Culturale. In chiusura, proprio il padrone di casa Monsignor Ravinale ha ringraziato anche il direttore di Astiss Francesco Scalfari, per la disponibilità verso la presenza della Chiesa presso il Polo Astiss.

“La pregnanza di questo avvenimento odierno – ha sottolineato il Vescovo – si regge su tre nodi: l’emozione nel ricordo di Aris d’Anelli da parte del professor Valfrè, la gioia degli studenti, e la competenza di chi ha avviato questa iniziativa. C’è un mondo che va avanti perchè partiamo dal ricordo di persone che in passato hanno dato un grande contributo al nostro territorio. Oggi, il testimone viene raccolto da questi giovani.

Questi sono momenti di speranza perché abbiamo giovani che possono ribaltare le loro capacità sul nostro territorio, ed anche fuori, come Sara Bersano, che andrà in Tanzania. C’è un dottor d’Anelli che ha lavorato, ha lasciato il segno e ha dato input ai giovani….e veniva dall’Africa. Se ci fossero stati irrigidimenti come quelli di questi giorni, non so se sarebbe arrivata qui questa ricchezza. Non sarebbe un nuovo linguaggio, che parli di scambio invece che di immigrazione?”

Il Vescovo di Asti ha poi voluto lanciare un messaggio legato alla stretta attualità: “Non è politicamente corretto né magari condiviso da qualcuno, ma questo momento così importante che abbiamo vissuto è arrivato da un dono e noi abbiamo la possibilità di restituire qualcosa. Spero sia un messaggio di grande speranza da lanciare a livello italiano, ma anche mondiale. Le persone che arrivano da noi non hanno solo bisogno di qualcosa ma possono anche avere molto da dare, possono avere dei grandi talenti. Non dobbiamo dimenticarlo mai.”