Nuovi progetti con la nuova Giunta di Coldiretti Asti 

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Si è riunito per la prima volta ieri sera, martedì 15 maggio, presso la sede di Corso Cavallotti, il rinnovato Consiglio direttivo di Coldiretti Asti scaturito dalle elezioni del 26 aprile scorso.Fra i punti all’ordine del giorno la nomina della giunta esecutiva e dei vice presidenti che affiancheranno il presidente Marco Reggio per i prossimi cinque anni.

Dalla consultazione a scrutinio segreto, sono risultati eletti Roberto Cabiale di Moncalvo, Carlo Gallo di Montabone, Alessandro Pocellana di Asti, Andrea Rabino di Villafranca d’Asti, Franco Serra di Aramengo e Gianfranco Torelli di Bubbio. Contestualmente il Consiglio ha provveduto all’elezione di due vice presidenti nelle persone di Gianfranco Torelli, titolare di un’azienda vitivinicola biologica, e Andrea Rabino, titolare di un allevamento di razza bovina Piemontese, che hanno già ricoperto l’incarico nel precedente mandato. Secondo lo Statuto vigente, oltre ovviamente al presidente Reggio, fanno parte di diritto del nuovo esecutivo Danilo Merlo di Monastero Bormida, in qualità di Delegato Giovani Impresa Coldiretti Asti, Mario Raviola di Asti, in qualità di Presidente Associazione Pensionati Coldiretti Asti, e Micaela Soldano di Villafranca d’Asti, in qualità di Responsabile Donne Impresa Coldiretti Asti.

Il rinnovato “Governo” di Coldiretti Asti avrà la responsabilità di dirigere il mandato di  15.813 tesserati, più i rappresentanti di 30 cooperative associate a UeCoop, ovvero l’organizzazione maggiormente rappresentativa di tutte le categorie, nonché la più grande forza sociale del territorio provinciale. Va così a compimento un impegnativo sforzo organizzativo, durato oltre tre mesi, con il rinnovo di 75 consigli di sezione, per i 110 comuni della provincia, dove in ognuno è stato nominato un consiglio direttivo, composto da un minimo di 5 a un massimo di 21 consiglieri con relativo presidente sezionale, quindi con la composizione di nove consigli di zona, facenti capo a Asti, Canelli, Castelnuovo D.B., Moncalvo, Montiglio M., Nizza M., San Damiano, Vesime e Villanova, che hanno dato vita alla nomina del Presidente e del Consiglio provinciale che ora ha completato l’organigramma eleggendo la Giunta esecutiva.“La nostra Organizzazione è fortemente democratica  – afferma il presidente di Coldiretti Asti, Marco Reggio – e quindi è stato impegnativo consultare la base e procedere alle nomine. Ora però abbiamo la piena rappresentanza e possiamo operare con la massima trasparenza. Il nostro mandato è comunque nel solco della continuità e concentrato sull’ulteriore sviluppo del nostro progetto per le imprese e per il Paese “Una filiera agricola tutta italiana” e l’applicazione degli accordi di filiera che in molti settori hanno ormai avvicinato, senza intermediazioni, il primario, all’artigianato e all’agroindustriale, se non direttamente al consumatore”.

La rinnovata giunta ha subito discusso con il Consiglio direttivo nuovi sviluppi in tal senso, con la volontà di implementare ulteriormente le iniziative di Campagna Amica, con i punti vendita, le botteghe, gli agri mercati e gli Agrichef degli agriturismo Terranostra, e i quattro principali progetti di filiera, sugli ortaggi, sul vitivinicolo, sulle nocciole e sui cereali che ricomprendono l’orzo per la birra del Monferrato e il pane 100% dell’Astigiano. “Il tutto – sottolinea Reggio – per dare valore alle produzioni primarie e per permettere una corretta gestione del territorio”. E in questo senso il Consiglio ha anche approvato un interessantissimo progetto presentato da Danilo Merlo, leader di Giovani Impresa Coldiretti Asti, sul ricupero di 3.700 ettari di terreno sottratto all’agricoltura dell’Astigiano in questi ultimi 10 anni.

Inizia così ufficialmente il lavoro di progettazione delle “Aree di tutela del territorio ad interesse agricolo” laddove un tempo c’erano vigneti, seminativi e foraggere, ma oggi ci sono solamente incolti con gravi problemi idrogeologici, dove si annidano insetti e piante infestanti e proliferano gli animali selvatici, con tutte le conseguenze negative che ne derivano. “Il nostro progetto – evidenzia Merlo – è quello di ridare un futuro a tre vaste aree dell’Astigiano per un totale di 37 milioni di metri quadrati che per dare un’idea sono l’equivalente di oltre 172 metri quadrati per ogni abitante residente nella provincia”. “Dobbiamo individuare – spiega il Presidente Reggio promuovendo la nuova iniziativa –  strumenti adatti al fine di permettere la messa a disposizione di questi terreni agli imprenditori agricoli. Crediamo di poterlo fare coinvolgendo anche nuovi alleati, coloro che  si stanno avvicinando al progetto di “Filiera Italia” (traslato sul territorio col nome di “Filiera Asti”) che mette assieme le imprese buone del territorio, sia agricole che artigianali e agroindustriali, aziende virtuose, quelle aziende che hanno, fra i loro valori di riferimento, l’identità territoriale e la qualità intrinseca delle produzioni e del cibo”.

Il nuovo “Governo” della Federazione provinciale Coldiretti Asti,è così composto: Marco Reggio di Castelnuovo Calcea (Presidente);Gianfranco Torelli di Bubbio (Vice Presidente);Andrea Rabino di Villafranca d’Asti (Vice Presidente);Roberto Cabiale di Moncalvo;Carlo Gallo di Montabone;Danilo Merlo di Monastero B. (in qualità di Delegato Giovani Impresa);Alessandro Pocellana di Asti;Mario Raviola di Asti (in qualità di Presidente Associazione Pensionati);Franco Serra di Aramengo;Micaela Soldano di Villafranca d’Asti (in qualità di Responsabile Donne Impresa).

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