Lettere al direttore

M5S Asti: “Dal rendiconto comunale nessuna prospettiva ai cittadini astigiani”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera del M5S di Asti sul rendiconto comunale 2017.

“Un’enumerazione di cifre, nessuna enfasi sui temi chiave né il barlume di strategie, la trita giustificazione che la Giunta ha ricevuto il bilancio in dote dalla precedente amministrazione.

Questa è l’amara sintesi della relazione al rendiconto 2017: una litania di venti minuti pronunciata nel disinteresse generale, in un vivace brusio di fondo interrotto a tratti dall’acuto scampanellio del Presidente.

Il rendiconto è stato trasformato in un opaco specchio retrovisore e si rivela inadeguato ad offrire una prospettiva ai cittadini astigiani. L’analisi è stata ricondotta ad un mero confronto con l’anno precedente senza motivarne le cause e valutare la congruità delle previsioni contenute nel preventivo 2018. Nessuna riflessione sui fondi alle politiche sociali, insufficienti ad affrontare il problema casa e garantire gli altri servizi, pochi superficiali accenni riguardo alle altre criticità.

Il M5S ravvisa la fattibilità della proposta di introdurre un reddito di cittadinanza comunale. L’avanzo disponibile di 593.000 euro e i dividendi Asp sono adeguati a finanziare una misura sperimentale di sostegno al reddito per almeno cento famiglie astigiane. E’ prioritario intervenire sul programma legato al disagio economico, sia per garantire l’equità sociale, sia per evitare situazioni di emarginazione sociale che possono indurre a comportamenti dannosi per la collettività, dal gioco d’azzardo, all’alcolismo.

Dallo specchio retrovisore del rendiconto si scorgono fosche nubi che creano un soffitto di caligine sulla città: progetti non sostenibili per l’ambiente e per le deboli finanze locali, dal Mercato coperto e l’annosa questione dei crediti vantati dal Comune, alla contrazione dei trasferimenti, per giungere a quelle più cupe, compatte e minacciose come il teleriscaldamento.
Quest’ultimo che si credeva un remoto incubo notturno che rapidamente sfiorisce al mattino fino a dissiparsi, è al contrario una reale minaccia. Nella loro relazione il Collegio dei revisori scrive: “la vicenda non si può definire conclusa in quanto il Comune ha assunto delle obbligazioni che possono venir meno solo con il consenso delle altre parti coinvolte”. Il M5S attende con impazienza che venga affrontata in Consiglio comunale la vicenda affinchè venga votata in maniera definitiva l’annullamento dell’opera.

La transazione tra Aurum et Purpura e Oi-Manufacturing dovrebbe consentire in tempi rapidi alla cessazione della società ma, nel frattempo, si palesa il rischio che l’immobile abbia bisogno di manutenzioni straordinarie nei prossimi anni.
Liquidazione che rimane oltremodo incerta a causa del mancato versamento delle quote da parte della CCIAA e della Provincia di Asti che finora hanno giovato di una posizione del Comune difforme da quella che sarebbe corretta dal punto di vista giuridico, come evidenziato dalla Corte dei Conti nella delibera 99 del 2015 che ha stigmatizzato l’accollo del Comune di debiti oltre la quota di propria competenza.

Sfogliando le pagine ci si imbatte nel Palasport, opera inadeguata ad affrontare le esigenze sportive della città, ma la cui realizzazione è ormai necessaria per evitare ipotesi di danni erariali. Ebbene, dopo quindici anni, come in una commedia del teatro dell’assurdo, non si conosce il sito e perfino ci si interrogava se fosse possibile sostituire l’opera con altre di piccole dimensioni, dopo che si partecipò ad un bando che escludeva questa possibilità.
Peraltro è opportuno segnalare che tutti gli atti relativi alla pratica del Palasport sono stati inviati alla Procura della Corte dei Conti.

Il problema storico della città è la riscossione dei tributi; il fondo crediti di dubbia esigibilità cresce inesorabile ogni anno e ciò continuerà in quanto il principio contabile 4.2 in vigore prevede di accantonare il 100% dei crediti residui entro il 2021.
Abbiamo sottolineato da tempo immemore la necessità di potenziare l’ufficio tributi attraverso un’adeguata banca dati, perciò ci lascia interdetti l’opposizione di questa amministrazione alla riscossione interna che renderebbe più efficiente e tempestivo il controllo da parte del Comune. Evidenziamo, inoltre, una raccomandazione del collegio dei revisori passata in secondo piano: il Comune dovrebbe informare il debitore delle pendenze e contestualmente delle sue disponibilità patrimoniali per accertare la capacità di adempiere alle obbligazioni. Attraverso tale procedura già usata da parecchi enti, a partire da Livorno, il Comune si assicura l’incasso del credito attraverso la collaborazione con Agenzia delle Entrate Riscossione.

Queste tematiche sono le medesime espresse negli ultimi rendiconti, una richiesta di azioni trasparenti, eque, incisive, ambiziose, affinchè non diventi un vacuo ritornello.
Il M5s chiede interventi che non si limitino a gestire l’ordinario ma, pur nei vincoli del del bilancio, prefigurino una strategia di progresso e lo dimostrano tutte le proposte sinora presentate che rispondono all’esigenza di sostenibilità ambientale, di tutela delle fasce deboli della popolazione, al sostegno del commercio e dell’artigianato locale.

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