La Festa della Cittadinanza astigiana, le scuole portano alla ribalta i beni comuni foto

Un Vittorio Alfieri un po’ stordito dalla contemporaneità, tanto da dire di non ritrovare l’antica via Maestra che conduce al Teatro a lui dedicato, ha accolto i giovani partecipanti alla quarta Festa della Cittadinanza astigiana.
Erano gli alunni di quinta delle primarie, molti di loro di famiglia proveniente da altri Paesi, a mettersi in gioco sul palco grazie a quella insostituibile esperienza di integrazione in corso nella scuola.

Ogni anno un tema da rappresentare, in questa Festa alla sua quarta edizione, che ha ora affrontato un argomento all’ordine del giorno: i beni comuni per la città.

Così hanno aperto i lavori i quindici allievi della primaria Oberdan col Carletto di turno a simulare di dare il peggio di sé imbrattando opere d’arte e monumenti e ritrovarsi anni dopo a giustificare quei gesti col… proprio figliolo. Graffiante.
Poi la Salvo d’Acquisto, 49 alunni, alle prese con una accurata esplorazione di alcuni punti vulnerabili della città e le loro proposte migliorative e la Cavour, 23 alunni, a cantare l’aria pulita e non scordare l’importanza del dialetto.

La bicicletta ha fatto l’ingresso che merita, evocata dai propositi della quinta della Cagni, anche di “saperci andare” sopra e dalla complicità di essere ben richiamata nell’acronimo “CCbiciR”, Consiglio cittadino dei beni comuni dei ragazzi.

L’organismo che da ottobre scorso ha dato il via a una significativa sperimentazione, di classi partecipanti anziché di singoli ragazzi, e di ricerca di “loro” beni comuni, ha dato un anticipazione, con le due quarte delle primarie Savio (ins. Cornero) su “impegno civico” e il loro Giardino della pace in via Tosi, una quarta della Gramsci (ins. Ziliotto) e una terza della pascoli (ins. Ponzo) su “star bene a scuola”, dei lavori che si stanno portando a termine. Oltre a loro, non presenti stamane, anche le due scuole dell’Infanzia Cattedrale e Baussano e le primarie Baussano, Ferraris e Cagni.

Il Sindaco Maurizio Rasero, con l’assessore alle Politiche giovanili Elisa Pietragalla, presente a tutta la mattinata non ha mancato di apprezzare le indicazioni emerse “che hanno centrato l’obiettivo della città che l’Amministrazione intende migliorare, in bellezza, pedonalità, e decoro urbano”. A tenere la scena “Vittorio Alfieri” a misura della platea che aveva di fronte: stralunato, bizzarro, burbero, simpatico, un po’ pop come il bravo Aldo Delaude ha saputo incarnare.

Dedicata a “Toju e Tabui” la guida fumettosa alla città lasciata in dono dall’Atl e presentata efficacemente dal presidente Luca Mogliotti.

“Una Festa della cittadinanza quindi con un tema quanto mai appropriato”, ha detto l’Assessore Loretta Bologna ringraziando tutti, “che ha fatto incontrare e dato parola al genio e alla curiosità dei ragazzi, ben costruita e allestita dall’”officina” del Servizio Istruzione della Città”.