Perché è fondamentale la figura del consulente del lavoro in azienda

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Tutte le aziende si servono dei consulenti del lavoro per tutti gli adempimenti amministrativi e di carattere burocratico che hanno a che fare con i rapporti di lavoro subordinato e parasubordinato. Queste figure professionali, infatti, vantano competenze particolari nel settore giuslavoristico e sono impegnate, tra l’altro, nell’elaborazione e nella messa a punto delle buste paga che sono destinate ai dipendenti. La varietà di servizi messi a disposizione, in ogni caso, è molto più ampia, e include – per esempio – la trasmissione telematica delle dichiarazioni fiscali e l’analisi dei costi dei dipendenti dal punto di vista sociale, dal punto di vista contributivo e dal punto di vista retributivo.

Un consulente del lavoro, inoltre, si occupa di analizzare e di identificare il tipo di contratto di lavoro più adatto a seconda delle circostanze, da adottare in base alle necessità delle aziende. La consulenza nelle relazioni aziendali si integra con la rappresentanza nelle eventuali vertenze extra-giudiziali, sia che si tratti di arbitrati, sia che si tratti di conciliazioni, mentre non si può dimenticare l’assistenza nei contenziosi con gli ispettorati del lavoro, con gli istituti assicurativi e con quelli previdenziali.

Come si può intuire, dunque, sono numerosi i motivi per i quali le aziende possono aver bisogno di rivolgersi a un consulente del lavoro: in questo modo, è possibile esternalizzare l’insieme dei processi che riguardano l’amministrazione del personale, il che implica un vantaggio notevole sul piano della riduzione dei costi. Si pensi, solo a titolo di esempio, alle spese che dovrebbero essere sostenute per comprare i software necessari per le varie attività. Sono specialmente le PMI, cioè le piccole e medie imprese, ad avvantaggiarsi del ricorso ai servizi di un consulente del lavoro, anche perché molto spesso non dotate di un ufficio del personale ad hoc.

Un esperto di consulenza del lavoro, a sua volta, può vantare una specializzazione in ambiti specifici, ma il suo lavoro è sempre orientato al miglioramento della gestione delle risorse umane. La produzione all’interno di un’organizzazione, così, può diventare più efficiente, anche perché non c’è bisogno di destinare energie e risorse a tutte quelle attività che possono essere svolte – appunto – da un consulente del lavoro, che può contare su una maggiore esperienza nel settore e su competenze specifiche maturate nel corso degli anni.

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