Nel week end degustazioni di Barbera d’Asti e Vini del Monferrato al Castello di Uviglie

Son state circa 5 mila le degustazioni di Barbera d’Asti e dei vini del Monferrato servite, in un solo fine settimana, al banco d’assaggio allestito al castello di Uviglie, nel comune di Rosignano Monferrato (Al) durante la rassegna ‘Barbera&Champagne’, in occasione della 12/esima edizione di ‘Golosaria Monferrato’.

La Barbera d’Asti e i rossi nobili del Monferrato sono stati i protagonisti di uno speciale tasting, curato dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, che ha presentato e fatto degustare, grazie a sommelier, alcune delle principali denominazioni tutelate. Un’ala del maniero di Uviglie è stata completamente dedicata ai grandi rossi del Basso Piemonte, mentre in una delle storiche cantine sono state organizzate tre degustazioni guidate (‘La freschezza della Barbera in acciaio’, ‘Le declinazioni della Freisa’, ‘Piccoli già grandi: Ruché ed Albugnano’) a cura dei giornalisti e organizzatori della manifestazione, Marco Gatti e Paolo Massobrio.

Il ‘salotto’ della Barbera d’Asti e delle altre denominazioni è stato visitato da circa 3 mila enoappassionati che hanno richiesto e assaggiato 21 etichette di altrettanti produttori, alcuni dei quali presenti con il loro stand.
‘Barbera&Champagne’ è stato un incontro insolito tra le bollicine italiane più interessanti, gli Champagne dei vignerons d’Oltralpe e i grandi rossi del Monferrato, colline che stanno diventando un vero e proprio terroir identificativo di produzioni uniche che stanno avendo sempre più successo in Italia e all’estero.
“La freschezza della Barbera in acciaio, le declinazioni del Freisa, i ‘piccoli’ ma già grandi Ruchè e Albugnano – spiega il presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Filippo Mobrici – sono stati solo alcuni dei vini proposti alle degustazioni guidate che abbiamo organizzato nel fine settimana alla roccaforte di Uviglie. Nel maniero, che si è trasformato per un week end nel castello dei vini autoctoni del Monferrato, è stato alto l’interesse per le nostre denominazioni tutelate. Lo hanno dimostrato i numeri degli assaggi serviti e il riscontro di pubblico avuto nei due giorni della rassegna”.