Lettere al direttore

Asti, Giovanni Pensabene: “La delibera di Giunta riguardante l’Asp? Un esempio di supercazzola”

Riceviamo e pubblichiamo.

 

Se dovesse venirvi voglia di essere cittadini informati e consultare il sito del Comune di Asti nello spazio dedicato alla pubblicazione degli atti amministraivi, “essere cittadino” appunto, potreste imbattervi nella Delibera della Giunta Comunale n. 66 del 20 febbraio 2018 (Valutazione e linee di indirizzo per la redazione di una bozza di nuovo Statuto e patti parasociali della società ASP spa).

Un meraviglioso esempio di “supercazzola” di tognazziana memoria applicato alla redazione di un atto amministrativo.

Riporto alcuni stralci della Delibera in questione: “Il Dipartimento (…) ha eseguito uno studio analitico nella prospettiva della tipizzazione scientifico- giuridica e della immedesimazione nomofillattica  svolta con accuratezze interdisciplinari (…) per una migliore definizione della frontiera scientifica delle concettualizzazioni scientifico professionali in tema di società pubbliche, contratti pubblici e governance (…)”.

E ancora  “La seconda conseguenza è che negli accordi di joint venture gli accordi economici si pongono sullo stesso piano di quelli societari relativi agli assetti di governance: nel senso che tutte le clausole si pongono in rapporto sinallagmatico di corrispettività”.

A Roma commenterebbero: “e ‘sti cazzi”! Mentre rileggo per l’ennesima volta la delibera  cercando, inutilmente, di coglierne il senso, si materializza nella mia mente una specie di cartone animato: una parte della Giunta con gli strumenti del piccolo chimico intenta nella “tipizzazione scientifico-giuridica” e nell’immedesimazione nomofilattica, l’altra parte a formare una carovana di nuovi pionieri alla ricerca di più avanzate “frontiere scientifiche” e il Sindaco, in disparte e perplesso, che cerca di cogliere nell’attività frenetica dei suoi collaboratori il “rapporto sinallagmatico di corrispettività”!

Ma chi ve le scrive le delibere, Battiato?

Io ho provato a rileggerla più volte e non l’ho capita. Sicuramente è un problema mio. Mi piacerebbe però sapere dal Sindaco e dalla Giunta, che l’hanno votata all’unanimità, se loro l’hanno capita subito, se è bastata una semplice spiegazione del Segretario Generale o se hanno espresso un voto sulla fiducia. In ogni caso potrebbe essere utile pubblicarne una versione comprensibile a tutti i cittadini che abbiano regolarmente concluso il ciclo della scuola dell’obbligo!

Giovanni Pensabene