Lettere al direttore

Angela Quaglia: “Valorizzare l’Ospedale di Asti potenziando gli organici di Medici e di Infermieri”

Riceviamo e pubblichiamo

“Ho frequentato con una certa assiduità, negli ultimi mesi, la nostra struttura ospedaliera e mi è capitato spesso di riflettere sulla mobilitazione che si era registrata nell’inverno 2014, quando, a seguito di una Delibera della Giunta Regionale, si ipotizzò il pesante ridimensionamento del nostro Ospedale.

Furono raccolte, allora, 35mila firme a dimostrazione del fatto che gli astigiani riconoscono il Cardinal Massaja come struttura di riferimento e vi si rivolgono con fiducia.
Alcune decisioni, nel tempo, sono state riviste. Rispetto all’ipotesi iniziale sono stati mantenuti i reparti di Radioterapia, Diabetologia, Malattie Infettive, Chirurgia Vascolare, Maxillo-facciale ecc.

I problemi però non mancano.

Si sente spesso lamentare l’intasamento del Pronto Soccorso (dove peraltro medici e infermieri sono eccellenti nell’approccio umano e sanitario); viene evidenziato dai cittadini che per alcune specialità (e non necessariamente di elevata complessità) ci si deve rivolgere altrove.

E’ di questi giorni la notizia che il dott. Gaggiano (Primario di chirurgia vascolare), apprezzatissimo per la sua competenza e disponibilità, si è trasferito in un’altra struttura ospedaliera, così come era avvenuto qualche tempo fa con il dott. Bardari (urologia). Non so che cosa succederà adesso e come verrà mantenuta l’eccellenza che la chirurgia vascolare si era guadagnata sul campo, grazie al dott. Gaggiano e al suo staff.

Certo è che non si può disperdere il patrimonio di competenza e di affiatamento che ha caratterizzato l’attività del “reparto” negli ultimi anni.

E’ un momento particolare, questo.

Non sappiamo ancora se la Regione riconfermerà o sostituirà i Direttori Generali (che sono in scadenza). Ma vogliamo credere che la logica ispiratrice della Regione sia il mantenimento dei livelli di eccellenza conquistati dal nostro Ospedale in alcuni settori, senza arretramenti e ridimensionamenti.

In fondo, Asti ha già dato. La chiusura dell’ospedale di Nizza ha di fatto convogliato sul Cardinal Massaja tutta la popolazione della Provincia: almeno questo Ospedale deve essere di qualità e dotato del personale (medico e infermieristico) necessario ad un funzionamento ottimale.

Mi rivolgo pertanto all’assessore regionale e alla Direttrice Generale, dott. Grossi, affinchè, nel piano di adeguamento delle strutture sanitarie tengano in adeguata considerazione la necessità di potenziare gli organici di Medici e di Infermieri, magari anche a scapito di qualche figura amministrativa che probabilmente non è così necessaria.

Ringrazio per l’attenzione

Angela Quaglia – consigliere comunale