Porte aperte allo stabilimento MPOLI studenti in visita a Piobesi d’Alba

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Dove va gettato l’olio avanzato in cucina? Quanto è inquinante se non smaltito nel modo corretto? Come può essere riciclato?

E’ quello che hanno avuto l’occasione di imparare un’ottantina di alunni delle scuola secondaria di primo grado “G. Carducci” di Busca in visita mercoledì allo stabilimento dell’azienda Mpoli a Piobesi d’Alba, dove quattro anni fa è nato il progetto RecuperiamOli, oggi il più grande servizio di raccolta degli oli vegetali esausti da cucina di tutto il Piemonte. Da allora, ne sono stati raccolti più di un milione di litri. “Ma ne restano ancora 220milioni che vengono quotidianamente gettati nel lavandino” ha spiegato l’ideatore del progetto e amministratore della MPoli, Massimo Perletto. E, infatti, 8 ragazzi su 10 hanno confessato di non aver mai smaltito l’olio da cucina, ma di averlo semplicemente buttato negli scarichi. Prima di chiudere la visita, gli studenti hanno anche potuto vestire i panni dei chimici per trasformare l’olio scartato e ripulito in sapone. La gita è stata organizzata nell’ambito del premio nazionale Federchimica Giovani «Chimica, la scienza che muove il mondo», a cui la scuola di Busca partecipa insieme all’azienda albese con il supporto del chimico Andrea Isoardi.

Il progetto Recuperiamoli, premiato da Legambiente come esempio di economia circolare del Piemonte, è attivo nelle province di Cuneo, Asti e Torino, per un totale ad oggi di 424 comuni, 90 ecocentri e 1.280.000 abitanti. Coinvolge anche 1.500 utenti non domestici, in particolare ristoratori, in Piemonte e Liguria. Il tutto senza alcun costo per le amministrazioni e per i cittadini.

Oggi, in questi territori, la raccolta degli oli vegetali esausti è possibile:

– nei centri di raccolta cittadini, tramite il posizionamento di appositi contenitori;
– stradale, tramite contenitori Mpbox appositamente progettati per il conferimento diretto dei cittadini con tanichetta (25.000 già distribuite);
– stradale, tramite cassonetto porta bottiglia da 1.5 litri, per il conferimento diretto dei cittadini con contenitore proprio;
– presso Eco mobile/Infopoint sul territorio in modo calendarizzato, incontrando direttamente i cittadini nelle piazze di vari Comuni;
– a domicilio, presso le utenze non domestiche (ristoratori e commercianti).

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