Piemonte: edilizia in crisi, serve una strategia regionale

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Da un’indagine di Ance Piemonte sulla congiuntura del comparto edilizio nel periodo gennaio-luglio 2018 emerge che l’87,7% delle imprese edili prevede una riduzione del fatturato nei prossimi sei mesi, mentre il 21,7% delle aziende dovrà ricorrere alla riduzione del personale e 1.186 imprese hanno già chiuso a causa della crisi. Questi numeri sono stati citati dalla consigliera Claudia Porchietto (Fi) che ha interrogato la Giunta regionale per sapere quale sarà la strategia regionale per venire incontro alle criticità espresse da Ance. L’associazione dei costruttori edili ha peraltro evidenziato come il principale problema sia legato al settore delle opere pubbliche, a causa di burocrazia e di un codice degli appalti che ha frenato bandi e cantieri.

L’assessore regionale alle Opere pubbliche, Francesco Balocco, ha riconosciuto che le critiche sollevate derivano dall’obbligo di applicazione del Codice dei contratti e che durante i lavori per la definizione del correttivo al codice le regioni hanno cercato di semplificare l’iter, almeno per gli affidamenti di importo non rilevante, tuttavia con ben pochi risultati, dato che gli affidamenti vanno effettuati sempre nel rispetto dei principi comunitari fra cui massima concorrenza, rotazione ed economicità, come ribadito dalle linee guida dell’Anac (Autorità nazionale anticorruzione).

“La situazione è aggravata dal fatto che le risorse economiche a disposizione degli enti pubblici negli ultimi anni si sono notevolmente ridotte e ciò implica di conseguenza la riduzione degli affidamenti”, ha spiegato Balocco. “Pur non ritenendo quindi di avere spazi nell’immediato per adottare misure speciali per il miglioramento della situazione in essere, rimane tuttavia l’impegno di segnalare queste criticità al nuovo governo, sui tavoli specifici, proponendo azioni mirate allo snellimento delle procedure e alla semplificazione della burocrazia”.

Nella sessione del question time è stata data risposta anche alle interrogazioni di Stefania Batzella (Mli) sull’ambulanza dei volontari del soccorso di Ceresole-Noasca (To) e sulle misure per garantire la continuità dell’attività di soccorso, di Carla Chiapello (Moderati) sugli interventi di manutenzione alla stazione di Fossano, di Domenico Ottria (Mdp) sugli sviluppi per la Casa della Salute di Valenza, di Nadia Conticelli (Pd) sugli interventi urgenti per migliorare le condizioni di sicurezza del passaggio a livello di Momo e ridurre i disagi dei cittadini, di GianLuca Vignale (Mns) sulla nomina Asl della città di Torino, di Marco Grimaldi (Sel) sulle aree del libero scambio e opi, di Davide Bono (M5s) sull’infermiere del 118 convocato dalla Commissione disciplinare per aver richiesto l’intervento dei Carabinieri per sbloccare un’ambulanza ferma presso l’ospedale di Chivasso, di Paolo Mighetti (M5s) sul nuovo Freccia Rossa Milano-Genova e le conseguenze sulla rete regionale piemontese e di Francesco Graglia (Fi) sull’emodinamica  dell’ospedale di Verduno.

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