La cooperazione astigiana sostiene le donne contadine in una regione del Senegal foto

Denso di concretezza e di solidi valori l’incontro svoltosi mercoledì all’Ospedale Massaia per presentare le attività del Comitato Pavia Asti Senegal (CPAS onlus). L’occasione era la presentazione dei progetti in corso e l’esito positivo al finanziamento di cooperazione decentrata approvato di recente da Regione Piemonte.

Tema di attualità quello degli aiuti economici, volti a creare condizioni di sviluppo nei Paesi da cui provengono i flussi migratori che sono la vera cifra delle scelte politiche del nostro tempo.

È significativo che siano appunto due città del nord, dove più acute si fanno sentire le contraddizioni, a mettere in campo legami fra territori e quindi progetti, azioni, missioni, e la disponibilità di persone, per dare senso al proverbio senegalese che, come è stato ricordato, “L’uomo è il rimedio dell’uomo”.

“Continuità, prossimità e partnership” la sintesi in breve di Cesare Quaglia, riferimento astigiano del CPAS, “per un impegno proposto dalla stessa comunità senegalese residente in Asti, fin dal 2006”.

Data quindi allora la collaborazione tra la Città di Asti ed il Comitato, in attività di cooperazione allo sviluppo in Casamance, la regione del Sud del Senegal, e scambi di medici impegnati in progetti sanitari, tra l’Ospedale San Matteo di Pavia e l’Ospedale di Ziguinchor.

Il progetto agricolo di microimprenditoria orticola “Rafforziamo le donne contadine”, avviato lo scorso anno e volto a emancipare il ruolo femminile nel contesto famigliare, prosegue ora con un nuovo contributo approvato sul bando regionale “Piemonte & Senegal”. Permette la formazione in loco di un centinaio di donne, la creazione di un fondo di micro-credito e la realizzazione di un orto didattico comunitario presso il Centre d’Insegneiment Tecnique Femminin locale.

“Il ruolo della cooperazione piemontese guarda a incentivare la crescita dei singoli individui, donne o giovani che siano” ha dichiarato Monica Cerutti, Assessora alla Cooperazione decentrata della Regione Piemonte, “In questa ottica il progetto “Rafforziamo le donne contadine” proposto dal Comune di Asti opera in questa direzione incentivando percorsi di autonomia e diffondendo la cultura della parità”.

Sempre nel sud del Senegal, su fondi del Ministero dell’Interno italiano è al via un progetto rivolto alla popolazione giovanile nella zona del Kalounayes volto a creare condizioni di sviluppo dell’economia locale e a sostegno di politiche pubbliche mirate ai giovani, grazie a formazione continua e sostegno di trenta start up meritevoli di avvio.

L’attenzione alle problematiche sanitarie ha fatto evolvere numerosi progetti, tra i quali la “piroga nel delta” per raggiungere le zone più isolate del delta del fiume Casamance, e per i quali si è alla costante ricerca di personale medico e paramedico, come la disponibilità già incontrata con le cooperanti astigiane Gloria Sona e Ludovica Fiore.

Partner locali del progetto “Rafforziamo le donne contadine” oltre al Comitato Pavia Asti Senegal (Cpas), l’Associazione Senegalo italiana di Asti (Asiap), Consorzio Coala, Piam e l’Associazione trebbiatori e imprese meccaniche agricole di Asti (Atima).

“Abbiamo il dovere dell’accoglienza ma occorre chiedersi, non genericamente, perché la gente fugge”, ha concluso l’Assessore Mariangela Cotto “Siamo dalla parte dei ponti e non dei muri e in mezzo ci sono delle persone, non si scappa solo dalla guerra, si scappa anche dalla povertà”.

In positivo la testimonianza di un giovane presente all’incontro che, aiutando da qui mamma e parenti rimasti in Senegal, ha confermato di persona l’efficacia delle azioni messe in moto dai progetti di cooperazione in loco.