Gli anni astigiani di De André e la confessione laica del Vescovo nel nuovo numero di Astigiani

Il nuovo numero della rivista Astigiani è pronto a sbocciare con la primavera. La presentazione si terrà mercoledì 21 marzo alle 18, nella Sala del refettorio del Seminario di Asti, (ingresso da piazzetta del Seminario 1). Un luogo scelto non a caso: la rubrica Confesso che ho vissuto ripercorre i diciotto anni da Vescovo di Asti di monsignor Francesco Ravinale. Intervistato dal direttore Sergio Miravalle, racconta anche gli anni della gioventù, le sue speranze per la città, l’approssimarsi del pensionamento.

Il bambino con la fisarmonica sulla copertina di questo numero 23 è Fabrizio De André, cui è dedicato un ampio servizio sui suoi anni astigiani. Per il Cantautore Asti e in particolare la sua campagna furono rifugio durante gli anni di guerra, ma anche luogo di scoperte ed emozioni. Immagini, nomi e luoghi sorprenderanno il lettore di questo servizio di Marco Neirotti, che di De André fu amico e a cui dedicò biografie.

Astigiani di marzo ricostruisce la storia della fabbrica di fiammiferi Saffa, azienda che ha fatto la storia industriale della città e che fece parlare di sé per via delle colorate scatolette che contenevano gli zolfanelli. Un luogo dimenticato per molti anni, ma anche un riuscito esempio di recupero urbanistico. Tra gli altri servizi, la vicenda di nove fratelli di Valfenera andati al fronte durante la Grande Guerra, un vivace ritratto dell’autore di farse Giovan Giorgio Alione, i trent’anni della Via Crucis di Antignano con le sue suggestive immagini.

E poi ancora il ricordo di Don Sigliano, sacerdote che nel ’68 fu capace di dialogare con i giovani, coinvolgendoli nello sport e aprendo per loro luoghi in cui potessero svagarsi e studiare. L’album di famiglia questa volta è dedicato ai giochi di una volta. I lettori di Astigiani hanno aperto i loro cassetti e trovato fotografie di loro bambini impegnati con palloni, bambole e salti della corda. E per chi non ricorda le regole, una breve guida a quei giochi “da cortile” come rubabandiera o fulmine, che stimolavano la fantasia e creavano amicizie. Infine, due affettuosi ricordi dell’“Avucat” Giovanni Goria, grande gastronomo e divulgatore appassionato della cucina astigiana. Alla presentazione di Astigiani di marzo non mancheranno le sorprese: quelle musicali, ma anche quelle contenute nell’uovo di Pasqua che offriremo al pubblico.

La rivista sarà in vendita nelle edicole, oppure è possibile sottoscrivere l’iscrizione-abbonamento all’associazione Astigiani a 30 euro (comprensivo di spese di spedizione) oppure a 50 euro come socio aderente, con la possibilità di partecipare a ogni iniziativa culturale e promozionale della vita associativa. L’adesione come socio sostenitore da 100 euro comprende l’iscrizione all’associazione Astigiani e la possibilità di ottenere gratis i numeri arretrati. È anche possibile aderire alla formula annuale al prezzo speciale di 25 euro, con ritiro delle quattro copie direttamente nella sede di via San Martino 2, di fronte a Palazzo Mazzetti.

L’orario di apertura è martedì, giovedì e venerdì dalle 15 alle 19.