Castagnole Monferrato, giovedì 29 marzo “La Passiùn di Gesù Crist” foto

Il Giovedì Santo 29 marzo alle ore 21 a Castagnole Monferrato (AT), la Passione diventa espressione popolare e canto piemontese di antica memoria, senza effetti speciali né costumi orientali, al seguito del Cristo-albero.
“La Passiùn di Gesù Crist”, diretta da Antonio Catalano ed ideata da Luciano Nattino, è un’azione teatrale con fiaccole nel centro storico del paese (piazza Statuto, via d’la Miraja e cortile dell’Ex Asilo Infantile Regina Elena) alla quale parteciperanno con giovani, uomini, donne e bambini e artisti di strada.

Ci saranno azioni, una processione con un Cristo Albero, i canti del coro del Duomo di Asti, della corale di San Martino di Castagnole Monferrato, il canto della passiun di antica memoria con J’Arliquato.
La Passione di Castagnole Monferrato, dal sottotitolo “Meraviglia e povertà”, giunge quest’anno alla sedicesima edizione.
Commenta Antonio Catalano: “Dopo la scomparsa di Luciano Nattino, ideatore e regista della Passione di Castagnole Monferrato, vorrei parlare di povertà e di meraviglia, dedicando l’edizione di quest’anno all’infanzia, intesa come età dello sguardo. Il “pezzo di legno” che rappresenta Gesù viene portato in processione nel meraviglioso cortile dell’ex-asilo. Passione quindi non nell’accezione di sofferenza, ma come sentimento intenso di trasformazione dell’animo causata da una forte emozione.”

E’ diventata ormai un appuntamento fisso nella Settimana Santa, uno sguardo laico che è entrato nelle consuetudini di credenti e non.

“Siamo tutti discepoli e manigoldi”.

I testi letti e rappresentati proporranno temi di meditazione intorno alla Passione di Gesù aperti a credenti a non credenti: il tutto attraverso l’elaborazione di un teatro che non vuole essere rappresentazione o spettacolo ma incontro comunitario. J’Arliquato
Ha assicurato la sua presenza, come nelle passate edizioni, Mons. Francesco Ravinale, Vescovo di Asti.
Il cristo/albero è opera dell’artista tedesco Hans Jurgen Vogel ed è gentilmente concesso dalla Scarampi Foundation.
Un paesaggio sonoro che si contrappone al silenzio delle campane ed al tempo delle tenebre.

E’ azione popolare, è teatro popolare di ricerca, è canto della tradizione.
E’ antropologia, riscoperta delle tradizioni e dei canti di antica memoria, dei manigoldi.
E’ lo sguardo alternativo laico e popolare di fatti noti, che ha raccolto l’interesse anche di credenti.
Il canto della Passiùn, un tempo, era eseguito durante la Settimana Santa dai giovani che andavano di casa in casa, portando una croce di canna e chiedendo uova, vino, dolci e monete. Il canto della Passiùn parla di scontri celesti nel momento del sacrificio di Cristo e di eventi cosmici straordinari che portano alle tenebre.

Un enorme lenzuolo sarà infine portato da donne e bambini, simbolo di tutti i lenzuoli che oggi ricoprono i corpi martoriati da violenze e crimini. Un pensiero sarà dedicato ai bambini siriani che in momento soffrono a causa della guerra.
La partecipazione del pubblico è gratuita.

Al termine la Pro loco offrirà Ruchè e torta di castagne.

L’iniziativa è realizzata da casa degli alfieri – Archivio della Teatralità Popolare con il Comune di Castagnole Monferrato, con il contributo della Fondazione CRAsti e dell’ Unione Colli Divini – nel cuore del Monferrato attraverso a “Cuntè Munfrà, dal Monferrato al Mondo”.
info: 339 2532921 – luciano.nattino@casadeglialfieri.it – www.casadegliafieri.it