San Damiano d’Asti è diventato Città, il Presidente della Repubblica ha firmato il decreto

Con deliberazione numero 58 del 18 novembre 2016 il Consiglio comunale di San Damiano d’Asti aveva chiesto la concessione di titolo di Città e, oggi, mercoledì 14 febbraio, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha comunicato la concessione con il decreto presidenziale firmato lo scorso 31 gennaio.

San Damiano d’Asti ha dunque ottenuto il titolo di Città. Si tratta di un riconoscimento che viene concesso ad alcuni Comuni in virtù della loro storia, dei servizi offerti alla popolazione, del loro patrimonio artistico e culturale e per l’attuale importanza e rilevanza sul territorio. San Damiano d’Asti, infatti, è senza dubbio un centro nevralgico dell’Astigiano e fonda le sue origini nel lontano 1275, anno di fondazione al quale è dedicata una grande piazza dove, lo scorso dicembre, è stato inaugurato il nuovo salone polifunzionale “Foro Boario”.

Così il sindaco di San Damiano d’Asti, Mauro Caliendo, commenta la notizia:«Il decreto presidenziale che annuncia la concessione del titolo di Città sancisce una pietra miliare nella storia di San Damiano d’Asti e di tutti i sandamianesi. È un annuncio che abbiamo accolto con emozione e orgoglio, in quanto avvalora il fatto che il nostro territorio abbia caratteristiche peculiari ad ampio raggio: la storia millenaria è infatti densa di cultura, memoria e avvenimenti cruciali che hanno contribuito a creare la Città che ora siamo».

«Sappiamo che la concessione non poterà risorse nelle casse comunali, tuttavia spero possa essere motivo di fierezza e nuova spinta per poter amare e apprezzare San Damiano, territorio vergine, ancora tutto da scoprire e incantato. L’augurio che faccio ai sandamianesi, ai consiglieri comunali e a me stesso è quello di poter continuare a valorizzare la cultura locale, le manifestazioni e tutte le realtà esistenti che risiedono sì, nelle tradizioni e nella storia, ma pure nella comunità, che è fatta dalle persone. Un ringraziamento particolare lo rivolgo al Prefetto di Asti, Dottor Paolo Formicola, per suo il supporto e parere favorevole», conclude Caliendo.