Lettere al direttore

Nursind Asti: “Cigl, Cisl e Uil dicono no allo sciopero degli infermieri: uno stimolo in più per scendere in piazza il 23 febbraio”

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Riceviamo e pubblichiamo.

“Il concetto di autorappresentanza è fondamentale per gli infermieri, ed è quanto mai basilare alla luce della recente presa di posizione della triade Cigl, Cisl e Uil”. E’ questo il messaggio che lancia agli oltre 1500 infermieri astigiani la segreteria Nursind di Asti coordinata da Gabriele Montana (nella foto).

Per il segretario territoriale del sindacato delle professioni infermieristiche, infatti: “In rappresentanza di professionisti sanitari come gli infermieri, figure laureate con responsabilità e capacità decisionali, non possono che esserci gli infermieri stessi, che hanno metodologie ed interessi in accordo con l’obiettivo di portare avanti l’orgoglio professionale, ma sono anche più sensibili a determinate situazioni, vivendo quotidianamente ed in prima linea dinamiche ed emozioni, sia positive che negative”.

La recente presa di posizione di Cigl, Cisl e Uil di schierarsi apertamente contro lo sciopero nazionale degli infermieri italiani proclamato per il 23 febbraio da Nursind, Nursing Up e altre sigle sindacali, organizzazioni di categoria ed appoggiato dalla Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI), per Nursind Asti è un chiaro segnale di come la triade (ancora una volta) appoggiando in pieno le decisioni del Governo, accetti un misero aumento di 85 euro medi mensili nella busta paga degli infermieri dal 2018 (se le regioni apporteranno il loro contributo) e di poche briciole nel periodo 2010-2017, firmando il contratto prima delle elezioni politiche di marzo, senza ascoltare la base degli iscritti e senza tenere in considerazione le continue esigenze di chi tutti i giorni si fa carico della salute dei cittadini.

“Noi vogliamo aumenti consistenti degli stipendi, il riconoscimento delle nuove competenze e vogliamo dire una volta per tutte basta al continuo sfruttamento degli infermieri. Per questo – prosegue Gabriele Montana di Nursind Asti – il concetto di autorappresentanza che ci differenzia dai sindacati generalisti è fondamentale e deve essere un ulteriore stimolo per farci scendere in piazza a protestare il prossimo 23 febbraio, soprattutto a fronte della recente lettera dei confederali Cgil, Cisl e Uil indirizzata alla presidente della federazione nazionale dei Collegi Ipasvi, Barbara Mangiacavalli, in cui la stessa viene accusata dalla triade di: ‘essere scesa in campo a favore di alcune sigle sindacali’, una dichiarazione inaccettabile”.

Come precisato da Barbara Mangiacavalli in una nota ufficiale dell’Ordine degli Infermieri, infatti, la FNOPI si è schierata solamente a favore di una categoria professionale fin troppo lesionata dalla politica e dal bullismo dei soliti noti, questi sì rei di aver portato tanti colleghi alla disperazione.

“Dietro alle dichiarazioni di Mangiacavalli – sottolinea Gabriele Montana, segretario territoriale di Nursind Asti – non vi sono parole a sfondo politico, come invece avviene spesso per la triade, ma solo un invito agli infermieri a sostenere questa giornata di protesta, come per altro già fatto da diversi Collegi Ipasvi d’Italia, non ultimo quello di Asti”.

Ufficio Stampa Nursind Asti

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