Lettere al direttore

Mariangela Cotto: “Cerco di agire con equità per allargare la platea dei cittadini bisognosi”

Riceviamo e pubblichiamo replica dell’assessore Mariangela Cotto alla consigliera Angela Quaglia (clicca QUI)


“Come si può fare una vita indipendente con 600 € al mese?
La domanda è più che legittima.
La consigliera Angela Quaglia però dovrebbe rivolgere questa domanda ai titolari di pensione al minimo (507,42 mensili) molti dei quali, come è noto, non autosufficienti, per cui a volte necessita integrare la retta presso le strutture o offrire sostegno economico e assistenza domiciliare.

I fruitori dei 600 euro per il progetto vita indipendente del Comune, sono contributi ritenuti congrui – non certamente risolutivi – da considerarsi come integrazione al reddito individuale di sostegno economico (stipendio e/o pensione, assegno di accompagnamento, pensioni di reversibilità ecc.). e la richiesta dell’ISEE serve proprio per le opportune verifiche .

La Regione Piemonte ha drasticamente ridotto i suoi finanziamenti. Al Consiglio Comunale aperto ho riferito che siamo infatti passati da 145.600,98 euro a 129.342,55 euro negli ultimi due anni per arrivare a 74.770,43 euro nel 2018, invitando i consiglieri dubbiosi a confrontarsi con i nostri uffici.  Ma nessuno ha ritenuto di dover approfondire.

Non entro nei dettagli riferiti al mio assegno di vitalizio, a fronte del quale ho rinunciato all’indennità di assessore, e nemmeno dei redditi dei fruitori dei progetti di vita indipendente per i quali gli uffici stanno effettuando le opportune verifiche seguendo le procedure di controllo istituzionali.

Spiace evidentemente a tutti gli amministratori ridurre i contributi e aumentare le tariffe. La consigliera Quaglia che siede ininterrottamente in Consiglio Comunale dal 1998, (già Assessore per due mandati) ne è ben consapevole.

Comprendo la diversità dei ruoli, ma questo non deve ridursi a mera opportunità elettorale dalle quali me ne tiro fuori svolgendo il ruolo di assessore a tempo pieno.

Cerco di agire con equità nell’intento di allargare la platea dei possibili cittadini bisognosi. I progetti di vita indipendente continuano ad esistere e “le risorse sprecate in tanti rivoli” così non sono perché rispondono, come per il passato ad esigenze di fragilità, anche nuove che si presentano quotidianamente agli uffici.
Voglio intendere questa mia come una garbata replica che penso possa aiutare per meglio capire.

Sono come sempre a disposizione al confronto e al dialogo presso le sedi istituzionali.

Mariangela Cotto
Assessore alle Politiche Sociali
Comune di Asti