Contro le truffe alimentari Coldiretti lancia la petizione #stopcibofalso

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Nel carrello della spesa, un prodotto alimentare su quattro, è a rischio “fake”. In troppi casi non viene riportato l’origine in etichetta, a volte anche quando è già obbligatoria: dai salumi alle marmellate, dai ragù ai sottoli, dal succo di frutta al pane fino al latte in polvere per bambini.

E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti, con tanto di lista dei prodotti della spesa più a rischio, stilata in occasione dell’avvio della raccolta firme sulla petizione #stopcibofalso per chiedere al Parlamento Europeo che i consumatori abbiano la possibilità di conoscere da dove arriva il cibo che portano in tavola.

“Nonostante i passi in avanti fatti grazie alle nostre battaglie per l’etichettatura obbligatoria, ultima in ordine di tempo quella sul riso e la pasta entrata in vigore il mese scorso – spiega Roberto Cabiale presidente di Coldiretti Asti – restano ancora ampi margini di miglioramento. Questa petizione vuole difendere le nostre produzioni ed il lavoro dei nostri imprenditori, bloccando le speculazioni che ostacolano l’economia del territorio. Basti pensare, ad esempio, che la frutta trasformata, come mele, kiwi e pesche resta anonima, così come i prodotti da forno. Non è un caso che 9 italiani su 10 ritengano importante per la sicurezza alimentare conoscere la provenienza del cibo che consumano. Si tratta, quindi, di una battaglia di civiltà per garantire la salubrità di quanto viene consumato sulle nostre tavole. L’indicazione di origine permette di contrastare quelle imitazioni che ogni anno sottraggono 60 miliardi di euro all’economia dell’Italia e di rafforzare la lotta alle agromafie, oltre che prevenire le falsificazioni”.

L’appello, di firmare la petizione è dunque rivolto a tutti gli astigiani: è possibile firmare la petizione sul sito www.asti.coldiretti.it, presso tutti gli uffici di zona Coldiretti e negli agrimercati di Campagna Amica (per l’elenco consultare il sito www.campagnamica.it). Inoltre, si può sostenere la campagna #stopcibofalso sui social network di Coldiretti Asti (pagina Facebook e Twitter).

 

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