Conferenza e Lectio Magistralis: “L’Abisso negli Occhi. Lo sguardo femminile nel mito e nell’arte”

Organizzato dal Lions Club Asti Host il doppio evento che si svolgerà giovedì 15 febbraio alle ore 18 in sala Pastrone e venerdì mattina 16 febbraio, alle ore 10 presso UniAstiss, , Polo Universitario “Rita Levi Montalcini”e che avrà come protagonista e relatrice d’eccezione Liliana Dell’Osso, professore ordinario, Direttore della Scuola di Specializzazione in Psichiatria dell’Università di Pisa, Vice presidente della Società Italiana di Psichiatria .
Autrice e coautrice di oltre 800 pubblicazioni in campo scientifico, è stata inserita nella Top Italian Scientists ( la piattaforma che include gli scienziati italiani ad alto impatto) , figurando nella Top Italian Women Scientists e nel catalogo on line delle 100 maggiori scienziate italiane, www.100esperte.it

Presentata e intervistata dalla giornalista Rita Balistreri, la pof.ssa Dell’Osso parlerà del suo ultimo libro scritto a quattro mani con il collega, Luciano Conti “ La Verità sulla Menzogna, dalle origini alla post-verità” ( ETS, edizioni) che segue cronologicamente i saggi “L’altra Marilyn. Psichiatria e psicoanalisi di un cold case” ( Le Lettere) e “ L’abisso negli occhi.Lo sguardo femminile nel mito e nell’arte” ( ETS)
Verità e menzogna , due poli opposti di un’unica dimensione in cui la comunicazione esiste solo in funzione della loro contrapposizione. Ma fra le due, la verità assume il ruolo più scomodo e difficile da ogni punto di vista: filosofico,morale, sociale, psicologico e persino psicopatologico anche se i verbi mentire, dissimulare, fingere, barare, non assumono necessariamente una connotazione negativa per gli autori.
“La verità sulla menzogna” è un saggio che ha l’ambizione di spiegare la menzogna , di raccontare come essa sia strettamente connaturata all’uomo ; tesi sostenuta da basi scientifiche e da un’infinità di esempi tratti dalla mitologia,dall’epica, dalla letteratura, dall’arte, dalle neuroscienze , dalla storia.
Da sempre la capacità di architettare ad arte un castello di menzogne o di inscenare una finzione magistrale , presuppone una notevole capacità di calcolo e di visione strategica, oltre ad una innegabile maggiore intelligenza . Lo riteneva già Socrate che sosteneva la superiorità dell’intelligenza di chi sa mentire rispetto alla stolidità di chi non ne è capace ( famosa la sua frase “Platone mi è amico ma più mi è amica la verità” ).
Ed oggi è anche la scienza che ce lo dice con resoconti di ricerche sul cervello attraverso la risonanza magnetica funzionale. Si mente in mille modi e non solo parlando, ma anche tacendo o omettendo. Esistono spie psicobiologiche che aiutano in tal senso. Si parte dalle origini della menzogna associata all’istinto di sopravvivenza, già a cominciare dal mondo animale, agli infiniti modi di fingere o dissimulare nella storia dell’umanità, nell’arte , nella follia, nei deliri e nelle allucinazioni, nella malattia in generale, nell’autoinganno, nella memoria , nella sfera sentimentale e sessuale, nella criminologia, nell’informazione.
Il saggio scritto in modo accattivante e divulgativo permette anche al semplice lettore, e non solo agli addetti ai lavori, di destreggiarsi nel proprio orizzonte di valori sull’ “eticità” della menzogna, senza mai sfociare in un giudizio morale ma dando, piuttosto, risposta ai numerosi quesiti che possono presentarsi e offrendo gli strumenti anche scientifici per muoversi, con cognizione di causa, in un settore alquanto complesso e delicato.
Non mancano da ultimo, nel libro, capitoli che focalizzano la menzogna sull’attualità con un’attenzione particolare al rapporto fra menzogna e salute, menzogna e politica, menzogna e informazione con la trappola di internet e il dilagante fenomeno del cyber bullismo,delle “bufale” (fake news), e della la post-verità.

Venerdì mattina 16 febbraio la Prof. Liliana Dell’Osso sarà invece ospite di Uni Astiss a partire dalle ore 10 ( ingresso libero) per la conferenza aperta al pubblico, docenti e studenti dal titolo “L’abisso negli occhi. Lo sguardo femminile nel mito e nell’arte”. Prendendo spunto dal suo omonimo saggio l’autrice, coniugando letteratura e scienza, passione e ragione, percorrerà un viaggio tra personalità e persone, tra individui e casistiche , tra razionalità e sentimento e racconterà drammi e traumi svelati dal linguaggio dello sguardo che cela l’intimità più nascosta. Partendo da considerazioni storico-culturali la Dell’Osso spazierà inoltre, con la sua lectio magistralis, anche in campo psicopatologico, esplorando le radici culturali, ma non solo, delle figure dallo sguardo terribile e seducente, aprendo uno spiraglio sul cervello delle antiche e moderne Gorgoni che nessuno sino ad ora ha osato guardare nel timore di mutarsi in pietra.
Cosa si nasconda dietro lo sguardo di una donna è un mistero che da sempre ha ispirato e affascinato scrittori, artisti, filosofi e scienziati.
In un misto di attrazione e timore, bellezza e orrore sin dagli albori della civiltà, lo sguardo femminile è stato al centro di miti e leggende . Da Medusa che pietrificava chiunque guardasse , allo sguardo malefico delle streghe medioevali, alle femme fatale dell’Ottocento ( eroine di un secolo di trasformazione sociale che già conteneva il germe dell’emancipazione femminile), sino alle moderne icone di femminilità dello star system , di cui Marilyn Monroe è stata la pioniera.