Asti, sabato sarà presentata la XXIII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

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“Mentre dopo giorni di campagna elettorale intensi, pieni di parole e azioni più o meno rumorose, tutto tace, si leverà alta la voce di Libera per portare l’attenzione della cittadinanza sui temi sempre attuali della lotta alle mafie e alla corruzione, sempre più attuali ed urgenti”.

A parlare è Isabella Sorgon del Coordinamento Provinciale di Libera Asti che invita la cittadinanza sabato prossimo, 3 marzo, a FuoriLuogo, dalle 11 e alle 12, per parlare di di lotta alle mafie, corruzione, memoria ed impegno per riempire il silenzio elettorale di idee, bisogni, progetti e testimonianze.

Si inizierà parlando brevemente della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che quest’anno si terrà a Saluzzo terra di persone che, come Amedeo Damiano, presidente dell’USL63 di Cuneo, o il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, sua moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente di scorta Domenico Russo, hanno dato la vita per i valori di legalità, correttezza e giustizia in cui credevano.

“Saluzzo, come riportato nel titolo della giornata, è terra nella quale costruire solchi di giustizia e accoglienza”, ma non può e non deve essere il punto di arrivo del nostro percorso di impegno – spega Sorgon – Così da queste colline, che portano dolcemente verso le montagne, vogliamo proseguire presentando una serie di incontri che, nei prossimi mesi, ci vedranno impegnati per portare a tutta la cittadinanza occasioni di riflessione sui temi toccati durante la tre giorni di ‘Contromafiecorruzione’, tenutasi a Roma i primi di febbraio, perché come in quella occasione ci ha ricordato don Luigi Ciotti, la lotta alle mafie non ammette compartimenti stagni perché le mafie e la corruzione sono un male non solo criminale, ma culturale, sociale, politico, economico. Bisogna combatterle su ciascuno di questi piani contemporaneamente. Occorre una strategia, un’azione concordata di tutte le realtà, istituzionali e sociali, coinvolte in questa battaglia che non è di legalità, ma di civiltà”.

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