Riforniva la movida astigiana: arrestato per spaccio di cocaina organizzatore di eventi

Un 43 enne astigiano di origini torinesi, organizzatore di eventi musicali, è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Asti dopo oltre due mesi di pedinamenti, servizi di osservazione e video riprese.

L’uomo aveva creato una vera e propria rete di spaccio di cocaina, utilizzando diverse qualità di stupefacente differenziando la tipologia di taglio in base al fatto che il cliente da rifornire appartenesse alla clientela più fidata e facoltosa, alla categoria dei consumatori occasionali ovvero ad altri piccoli spacciatori che a loro volta cedevano la sostanza ricevuta.

G. D. , incensurato, è stato arrestato in flagranza di reato lo scorso 18 gennaio poiché trovato in possesso di oltre 30 dosi di cocaina suddivise in due contenitori per distinguerne la diversa qualità. La successiva perquisizione domiciliare aveva permesso il recupero di oltre 9000 euro in contanti, provento dell’illecita attività spaccio e già suddivisi in mazzette da 1000 euro, numerosi bilancini di precisione e materiale utile al confezionamento dello stupefacente, oltre 350 grammi di cocaina purissima in pietra, ancora da tagliare, per un valore di svariate migliaia di euro.

Nelle fasi immediatamente successive all’arresto e con l’uomo già detenuto in carcere, l’attività investigativa coordinata dalla dottoressa Laura Deodato della Procura della Repubblica di Asti, consentiva di accertare che nei due mesi di indagine, lo spacciatore aveva effettuato oltre 500 cessioni al dettaglio di stupefacenti, per un totale complessivo di oltre 300 grammi di cocaina, ma il quantitativo di stupefacente ceduto è verosimilmente maggiore di quanto stimato.

Nella giornata di ieri, martedì 30 gennaio, a seguito della richiesta avanzata dal Pubblico Ministero, poi accolta dal GIP del Tribunale di Asti, i Carabinieri hanno notificato al soggetto un’ordinanza di applicazione di misura cautelare della custodia in carcere, ponendo fine alla redditizia attività esercitata dallo spacciatore.

Il quantitativo di sostanza stupefacente sequestrata nel corso delle indagini avrebbe fruttato, sul mercato dello spaccio al dettaglio, circa 80mila euro.