Il Piemonte, le sue Eccellenze, la sua Cucina: Pasta fresca alle nocciole spezzata in brodo di manzo

Ecco un’altra delle ricette della rubrica di cucina piemontese nata dalla collaborazione tra Atnews e LIBRICETTE.eu

Anche questa ricetta è un estratto dello speciale ebook dedicato alla Nocciola Piemonte IGP e le sue lavorazioni proposte dall’Azienda Agricola Fratelli Durando di Portacomaro, un virtuoso esempio di amore per il territorio e per chi ne vuole assaggiare le peculiarità sulla tavola, con gusti e profumi sublimi che raccontano il Monferrato.

Per conoscere tutte le ricette nate dall’estro e dalla creativi di Paola Uberti, di Libricette.eu , insieme ad altri eccellenti foodblogger, potete scaricare gratuitamente l’ebook cliccando QUI .

Nel frattempo, ecco una gustosa ricetta, tutta da provare!

NON CHIAMATELO BRODINO – Pasta fresca alle nocciole spezzata in brodo di manzo
di Paola “Slelly” Uberti
fondatrice di LIBRICETTE.eu e del blog SLELLY

Sapete cosa significa nascere da mamma piemontese da generazioni e papà metà piemontese (anche questa metà da generazioni) e metà emiliano?
Significa che nella mia famiglia alla pasta fresca era dedicato un altare invisibile a forma di uovo.
Tajarin, agnolotti, ravioli, tortellini…devo aggiungere altro?
Fare la pasta fresca in casa per me è una terapia olistica nel vero senso.
Preparare questa pasta spezzata alle nocciole e assaporarla in un caldo brodo di manzo si è tradotto in una grande emozione.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE
Per la pasta:
200 grammi di farina 00 + un po’ per la
spianatoia
100 grammi di Nocciola Piemonte IGP
tostata Fratelli Durando
2 uova Fratelli Durando
Una presa di sale
Inoltre:
1,5 litri di buon brodo di manzo fatto in
casa
Grana Padano grattugiato al
momento q.b.
Pepe nero macinato al momento q.b.

PROCEDIMENTO

Riunisco la farina setacciata e le nocciole nel bicchiere del frullatore e aziono la macchina a intermittenza fino a ridurre in polvere i frutti mescolandoli con la farina.

A mano con il classico metodo della fontana, oppure in planetaria o nell’impastatrice, impasto la farina alle nocciole con le uova, il sale e una quantità di acqua minerale naturale sufficiente ad ottenere una pasta compatta e decisamente soda.

Avvolgo la pasta con pellicola da cucina e la lascio riposare in frigorifero per 30 minuti.

Trascorso il tempo di riposo, stendo la pasta in una sfoglia spessa 2 mm con il mattarello oppure con l’apposita macchina.
Infarino abbondantemente ogni sfoglia, la arrotolo su se stessa partendo da uno dei lati corti e, con un coltello molto affilato, taglio segmenti larghi 2 mm.

Srotolo i segmenti e li sistemo su un grande vassoio cospargendoli con altra farina. Copro con una retina lascio riposare in luogo fresco e arieggiato fino a quando la pasta è secca.
Al momento di servire preparo quattro fondine e porto a bollore il brodo in una capace pentola.

Abbasso la fiamma in modo che il liquido frema senza bollire violentemente e vi tuffo la pasta spezzandola con le mani. Appena sale a galla la
prelevo assieme a una buona quantità di brodo e la sistemo nelle fondine.

Cospargo con abbondante Grana Padano grattugiato e una macinata di pepe e servo.