Fabbricati inutilizzati dell’Asl di Asti: domani sopralluogo di “Uniti si può” all’ex ospedale

Domani martedì 23 gennaio il gruppo consiliare “Uniti si può” effettuerà un sopralluogo nell’ex Ospedale, con la presenza di alcuni rappresentanti della minoranza consiliare comunale e del consigliere provinciale Brosio.

La richiesta era stata inoltrata da Uniti si può alla Direzione Asl che ha acconsentito.

In altra data, saranno verificati anche lo stato di fatto della ex maternità e degli ex ambulatori di via Orfanotrofio.

“Abbiamo la sensazione, che la visita non evidenzi nulla, che già non si sapesse, se non la conferma di un esponenziale degrado ormai insopportabile e che rischia di estendersi, da un punto di vista igienico sanitario, alle aree abitate limitrofe al complesso ex Ospedale – commentano i consiglieri Uniti si può Bepe Passarino e Michele Anselmo – Tutte le Giunte e i Sindaci succedutisi dal 2005 in avanti portano una pesante responsabilità sul nulla di fatto di questi 12 anni; ma la stessa Asl Asti e quindi la Regione Piemonte, non possono chiamarsi fuori da una problematica che li riguarda non solo poiché “proprietari”, ma anche perché l’Asl è diventata l’Azienda più importante della città e perché, direttamente e indirettamente, Asl e Regione rispondono, in termini complessivi, sociali e programmatori della salute e del benessere della città”.

Occorre però fare una prima distinzione tra gli immobili in oggetto: mentre l’ex Ospedale di viale Vittoria e la ex Maternità presentano un degrado difficilmente recuperabile, lo stabile di via Orfanotrofio, che dal 2010 è occupato da famiglie senza casa, è stato minimamente manutenuto ed è più facilmente recuperabile e più appetibile sul mercato.

“Questo dimostra che il bisogno di casa che va a coniugarsi con l’utilizzo di immobili abbandonati, rappresenta, in particolare per le Amministrazioni pubbliche, un’occasione per garantire una gestione degli immobili non negativa che può, unitamente ad una gestione oculata e programmata del patrimonio, garantire un sistema virtuoso dal punto di vista sociale ed economico” continuano Passarino  Anselmo.

Il Gruppo Uniti si può  evidenzia come le proposte degli ultimi anni sono state “speculative e inadatte”. In questi anni, i tentativi di vendita dell’ex ospedale sono andati a vuoto e non sono emerse proposte vincenti capaci di attrarre i necessari investimenti per il recupero, anche per tutta una serie di vincoli che alcune porzioni dei fabbricati detengono. Tra questi il progetto redatto dall’architetto Marengo e da altri professionisti del settore, relativo ad una ipotesi di ristrutturazione con predisposizione di mini alloggi per anziani dotati di servizi in comune per le persone, oltre ad un’assistenza sociale e sanitaria.

“Possono però essere studiate altre ipotesi che potrebbero essere vincenti. Quella di una valutazione sulla possibilità di trasferimento di funzioni che oggi soffrono la problematica di spazi angusti, pensiamo ad alcune situazioni scolastiche, gestite da un privato che, effettuata la ristrutturazione, anche solo in parte, con demolizione delle superfetazioni, potrebbe beneficiare della locazione degli immobili costruiti. Questa proposta potrebbe integrarsi con quella che preveda la demolizione della parte nuova dell’ex Ospedale, la creazione di una piazza, il recupero dell’ex Convento con il trasferimento delle funzioni summenzionate. La nuova piazza potrebbe costituire un alternanza di parcheggio e area mercatale con la Piazza Alfieri, consentendo alla nuova piazza di Viale alla Vittoria il ripristino di funzioni rivitalizzanti in un ambito che da 12 anni vede solo degrado e abbandono”.

Queste le ipotesi che Uniti si può vuole lanciare in una discussione nella quale sarann coinvolti, nelle prossime settimane, tutti i soggetti: le Amministrazioni pubbliche, gli Ordini professionali, le forze imprenditoriali e sindacali, il mondo della cultura e dell’Associazionismo.

“Attendiamo che il Sindaco, a otto mesi dal suo insediamento sia parte attiva nella nostra proposta” concludono i consiglieri.