Educazione sessuale e di genere: il Soroptimist Asti sostiene il progetto E.a.s.y. Love dell’associazione DI-SVI

Durante l’Assemblea di mercoledì 24 gennaio, il Soroptimist Club Asti ha accolto i vertici dell’Associazione DI-SVI, il vice presidente Edoardo Angelino e la responsabile dei corsi Simona Povigna, che hanno illustrato il progetto E.a.s.y. Love, concluso nel dicembre scorso, a cui il Soroptimist ha dedicato un service.

Il progetto pilota E.A.S.Y Love, Education for Adult and Youth Sexuality, è un’iniziativa di formazione in materia di educazione sessuale e di genere, promossa dall’Associazione DI-SVI Disarmo e Sviluppo, con il contributo del Consorzio CO.AL.A e del Soroptimist International Club di Asti.

Il progetto si è rivolto a 40 richiedenti asilo e rifugiati (uomini e donne) ospiti dei progetti di accoglienza CAS e Sprar del Consorzio Coala e dell’associazione PIAM – Progetto Integrazione Accoglienza Migranti.

“Una tematica così delicata e vicina alla mission del nostro Club che da sempre lavora con e per le donne, non poteva che essere accolta e sostenuta con favore attraverso un service specifico – ha dichiarato la presidente del Club Franca Giovanna Varvello – Il progetto ha visto anche la collaborazione attiva della nostra socia ginecologa, Daniela Timon, che è stata coinvolta nella formazione rivolta al gruppo di donne su tematiche inerenti la salute legata alla sfera sessuale ”

Avendo il DI-SVI un’esperienza significativa in ambito sanitario ha elaborato e gestito un progetto a partire da un’analisi dei bisogni sanitari dei richiedenti asilo e dei rifugiati accolti nell’astigiano, tentando di dare un contributo allo sforzo che il territorio sta facendo per la gestione dell’accoglienza dei migranti e delle problematiche sanitarie ad essa connesse.

“Abbiamo scelto di toccare argomenti delicati, la salute sessuale e le relazioni di genere, che rispondono però ad un’esigenza reale di riportare nel dibattito pubblico i temi della salute sessuale e della lotta alla violenza di genere. Temi affrontati solo in via emergenziale nei progetti di accoglienza e perlopiù con il target femminile” spiega il presidente dell’associazione DI-SVI, Andrea Rubini.

Durante i 6 incontri organizzati nell’ambito di Easy Love, gli operatori – due ginecologi, due infettivologi – hanno toccato temi importanti e di interesse per i giovani ospiti dei progetti di accoglienza: la contraccezione, i rischi di contrazione delle infezioni sessualmente trasmissibili, l’origine e la trasmissione dell’HIV, i servizi di diagnosi e cura. Hanno suscitato molto interesse e bisogno di confronto gli incontri dedicati all’educazione di genere, tenuti da Marco Anselmi, antropologo e operatore dell’accoglienza, che ha trattato temi relativi al rapporto tra genere e cultura, i modelli famigliari dei diversi contesti di provenienza (Africa sub sahariana, Pakistan e Afghanistan).

Il progetto è stato realizzato con il supporto dei medici volontari e soci dell’associazione DI-SVI, ed è stato accolto con interesse dalla Prefettura di Asti, quale ente responsabile dell’accoglienza CAS (Centri di Accoglienza Straordinari).

Le iniziative del DI-SVI a favore dell’inclusione socio-culturale dei migranti proseguono con il Progetto Love Matters (quale estensione del progetto E.A.S.Y Love) avviato nel mese di gennaio e sostenuto dalla Fondazione CRT.