A Castiglione d’Asti oggi torna la storica fagiolata di San Defendente

Distribuire ai poveri un’emina di legumi, “Et minam unam leguminum pauperibus erogare” così, proclama l’atto notarile del 1200 con il quale si fa risalire la più antica tradizione di Castiglione d’Asti.

I documenti storici conservati presso l’archivio parrocchiale, testimoniano che in occasione della festa di San Defendente, cioè il 2 gennaio di ogni anno, immancabilmente erano distribuiti ai poveri del paese e delle zone limitrofe i fagioli cotti. Nel corso dei secoli la tradizione è proseguita, dapprima sotto la guida della Confraternita del Suffragio di S. Antonio (I Batì) e dal 1917 in poi dai ragazzi di leva.

Dagli anni ottanta del Novecento la Pro loco “La Castiglionese” collabora con i coscritti cercando di mantenere le caratteristiche peculiari della Fagiolata, quali la questua dei fagioli, la data della manifestazione (2 gennaio), la lenta cottura (tre ore e mezzo) su fuoco a legna in grossi paioli di rame sulla piazza S. Defendente, la S. Messa con la benedizione e la distribuzione gratuita a tutti i presenti.
Per la preparazione della zuppa si è arrivati a utilizzare circa 700 Kg. di fagioli borlotti, corona e ceci, conditi con abbondanti cotenne, piedini, code, costine, cotiche di maiale e cotti in circa 60 “caudere”.

Il programma della giornata prevede, ogni anno, alle 10,30 la S. Messa cui segue il corteo storico formato da figuranti in costumi medioevali e dalla compagnia dei Batì.

La manifestazione termina con l’esibizione della Banda musicale “ Canalensis Brando “ che accompagna con “curente” e “brandi” i coscritti della leva 1994 e infine, alle 12, la distribuzione dei legumi cucinati , secondo, l’antica ricetta, a tutti i presenti.