Lettere al direttore

Beppe Passarino: “Vi chiedo scusa della decisione del Consiglio Comunale sul progetto Vita Indipendente”

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Riceviamo e pubblichiamo.

“VI CHIEDO SCUSA: Mi onoro di essere stato eletto in Consiglio Comunale e come tale, partecipo assiduamente a tutte le convocazioni (peraltro poche…). e come capogruppo della lista “UNITI SI PUO’ ” cerco di portare all’attenzione dei colleghi presenti, le istanze che reputo utili per il bene della città e dei suoi abitanti e, nel caso sia necessaria la votazione per l’appovazione, cerco di far convergere i pareri e, anche alla luce della delibera sulla fraternità approvata nella precedente consiliatura, trovare il consenso sia nella maggioranza che nella minoranza.

Questa volta la superbia ha avuto la prevalenza e su una proposta che, non solo secondo buon senso, ma nel rispetto della dignità di persone che pretendono esclusivamente, il rispetto dei loro diritti, ho fallito, non sono stato capace di far prevalere una visione umana e fraterna per un tema delicato e conseguente valutazione, che non avrebbe potuto avere altre soluzioni se non quella di annullare le decisioni prese in Giunta e ricominciare in un’ottica diversa, non solo competente ma attenta alle persone e non, invece, con una visone da burocrate repressivo.

Ha espresso un giusto concetto una collega di altro schieramento quando ha fatto presente che dopo aver sentito le istanze degli interessati sono apparse le valutazioni dei politici con i loro concetti faraginosi e distanti dalla effettive esigenze poco prima esposte. VI chiedo scusa a nome di tutti coloro che hanno compreso le vostre istanze ma che non sono stati in grado di dire NO IO NON CI STO, CI STIAMO SBAGLIANDO, così l’istanza proposta non è stata accettata e il Consiglio Comunale ha preso una decisione inopportuna ed io, facendone parte, ne sono coivolto e responsabile, ve ne chiedo scusa.”

 

Beppe Passarino

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