Terza età, con le associazioni Ada, Anteas e Auser per affrontare bisogni e zone d’ombra

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Se nel 1957, sessant’anni fa, la metà degli italiani aveva meno di 31 anni, ora ne ha più di 45. La condizione over della popolazione migliora in salute e longevità ma ha sovente bisogno di cura di prossimità, di assistenza post ospedaliera, di sollievo e compagnia a una solitudine che è la vera cifra del nostro tempo.

A interpretare, tentare e fornire qualche risposta positiva a bisogni immediati, di utilità quotidiana, a volte di minima entità ma significativi per una vita normale vengono in aiuto le Associazioni di autoaiuto di matrice sindacale, note come Ada, Anteas, Auser.

La Banca del dono, di piazza Roma 8, nella sua agenda di incontri volti a esplorare domande di aiuto latenti, far incontrare domanda e offerta di volontariato, rendere visibile una proposta di solidarietà civica, le ha incontrate riscontrando adesione e disponibilità a intraprendere percorsi di collaborazione.

Il Sindaco Maurizio Rasero, informato di molte situazioni venutesi a evidenziare nel corso di incontri e colloqui con cittadini che a lui si rivolgono, ha sottolineato “l’importanza, nel rispetto di quel che si può realisticamente agire, di portare attenzione a quella zona d’ombra, di bisogni che se affrontati migliorano la qualità della cura e della vita”, e ha invitato a “caratterizzare e integrare la tipologia di interventi, in raccordo con dati e necessità che riusciamo a intercettare”.

Costituiscono buone pratiche le attività già avviate dalle organizzazioni presenti al tavolo, come il Centro di ascolto telefonico, animazione in alcune Case di Riposo, il trasporto e l’accompagnamento alla struttura ospedaliera di anziani, disabili e infermi (Anteas), le azioni di contrasto alla solitudine, i ragazzi/e Pony della Solidarietà, la raccolta di apparecchi acustici, varie convenzioni per il supporto ad attività comunali (Auser), l’ipotesi di un Centro di Ascolto che abbia un particolare riguardo a persone vittime di truffe o a rischio ludopatia (Ada).

Presenti all’incontro anche alcuni soci fondatori, Caterina Calabrese e Rita Coppola, della neonata associazione “Il dono del volo” che affiancherà la Banca del Dono per aggregare e assolvere alle formalità idonee a dare operatività alle iniziative che si realizzeranno.

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