Nuovo codice appalti delle concessionarie autostradali, i Sindacati confermano il ritiro dei licenziamenti

Ieri al Mise l’incontro tra Istituzioni, Aziende e Organizzazioni Sindacali (FenealUil, Filca-Cisl e Fillea —Cgil) ha posto fine a due lunghi anni intensi di preoccupazioni e di lotte dei lavoratori delle concessionarie autostradali ,per salvaguardare i 3000 posti di lavoro che venivano messi in discussione in seguito a una norma inserita nel nuovo Codice degli appalti.

Nella sola provincia di Asti sono impiegati circa 50 lavoratori del Gruppo Gavio su Itinera. Commenta Calogero Palumbo della FenealUil Piemonte: “questi lavoratori unitamente alle organizzazioni sindacali hanno dimostrato impegno e coerenza nel rivendicare il proprio diritto a continuare il loro lavoro, con scioperi e manifestazioni in diverse città (Tortona, Genova, Roma)”.

In supporto a questa vertenza anche diversi parlamentari quali i Sen. Borioli e Esposito e l’On. Bargero che hanno presentato gli emendamenti poi approvati e che hanno fin dall’inizio preso posizione in favore delle richieste dei lavoratori.
Le organizzazioni sindacali non si sono fermate alla proclamazione degli scioperi, ma hanno seguito strade diverse chiedendo l’intervento del Segretario PD Renzi che ha deciso di incontrarle durante la campagna “Destinazione Italia”. In quell’occasione è stata ricevuta una delegazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti sindacali tra cui per la FenealUil Piemonte Christian Verrillo e Michele Orsogna (Rsu Itinera Asti) Durante quell’incontro il Segretario Renzi ha manifestato la disponibilità del suo partito a sostenere i lavoratori, ma non è stato possibile abbassare la guardia fino alla votazione degli emendamenti alla Camera dei Deputati.

“In seguito a votazione favorevole, l’incontro con le Aziende presso il Mise ha finalmente confermato il ritiro dei licenziamenti paventato all’inizio della vertenza” interviene Verrillo —Feneal Uil Piemonte.
Questa è la dimostrazione che ancora una volta la tenacia dei lavoratori ,sostenuti dalle organizzazioni sindacali, ha portato ad una conclusione positiva di una vicenda che altrimenti avrebbe avuto un impatto devastante per il settore e soprattutto per i lavoratori e le loro famiglie.