Asti, Disabilità e Vita Indipendente: approvati i criteri per l’accesso ai contributi previsti

La Giunta comunale ha deliberato l’approvazione dei criteri per l’accesso ai contributi, da parte dei soggetti richiedenti e cioè “persone portatrici di grave disabilità motoria, di età compresa tra i 18 e i 64 anni, capaci di autodeterminarsi e con la chiara volontà di gestire in modo autonomo la propria esistenza e le proprie scelte”. Saranno individui che si trovano nelle condizioni di svolgere funzioni genitoriali nei confronti di figli minori, inseriti in contesti lavorativi e scolastici, “limitatamente al conseguimento di una laurea e con meno di 26 anni di età, che appartengano o ricoprano incarichi dirigenziali al’interno di associazioni di volontariato con sede nel Comune di Asti”.
Nel 2003 la Regione Piemonte sperimentò l’attivazione di Progetti di Vita Indipendente che portarono nel 2008 a definire Linee Guida volte a sostenere l’organizzazione autonoma della vita, da realizzarsi con l’assunzione e il mantenimento economico di assistenti personali con regolare contratto di lavoro.

Sono gli Enti gestori socio assistenziali, come il Comune, a erogare finora, dietro presentazione di un progetto individuale, anno per anno il contributo (tetto massimo ? 22.104,36) ricorrendo ai trasferimenti regionali, attingendo al Fondo unico per la disabilità, e stabiliti in base alla popolazione residente e l’incidenza del fenomeno.
Questi ultimi per il 2016 su assegnazione 2015 furono € 145.600,98 e nel 2017 su assegnazione 2016 € 129.342,55, per il 2018 su assegnazione 2017 € 77.043 (dato parziale).

“Abbiamo avvertito la necessità, spiega il Sindaco Maurizio Rasero, di garantire equità nel sostenere progetti di vita indipendente, pur con sempre più esigue risorse economiche e quindi adottando criteri utili a evidenziare i bisogni e la peculiarità delle situazioni reali. Né voglio dimenticare “la pluralità di cose” che cerchiamo di garantire sul fronte della disabilità delle persone”.
Il contributo, erogato mensilmente, sarà valutato in base al progetto individuale e commisurato in base alla situazione economica, comprensiva di pensione di invalidità e/o indennità di accompagnamento, e delle condizioni abitative, familiari, assistenziali.

Le domande di contributo dovranno essere presentate allo Sportello Unico Socio Sanitario (SUSS) sito al piano terra dell’Ospedale Cardinal Massaia, orari lunedì 9-13 e 14-16, mercoledì e venerdì 9-13, utilizzando l’apposito modulo, entro il 31 gennaio 2018. Esse saranno valutate dall’Unità multidisciplinare valutazione disabilità (UMVD) che ne redarrà la graduatoria.
Anche a fronte di inesattezze e richieste di chiarimento comparse sui social e gli organi di stampa, l’Assessore Mariangela Cotto precisa “di aver inteso con questo provvedimento richiamare attenzione a questa importante opportunità, condividendo l’intenzione regionale di lasciare ai territori la definizione di criteri chiari e appropriati per l’assegnazione delle risorse disponibili”.