Lettere al direttore

Angela Quaglia: “Grazie ai medici e agli infermieri del Pronto Soccorso e del reparto Medicina”

Riceviamo e pubblichiamo.

“Al Direttore Generale dell’ASL At – dott. Ida Grossi

Mi è capitato, in questi giorni, di dover andare al Pronto Soccorso del nostro Ospedale. E’ iniziato il picco dell’influenza e in sala d’attesa c’erano molte persone. Man mano venivano fatte entrare, forse anche soltanto a parlare con un medico per un parente che era stato visitato e che attendeva nelle sale dietro il front-office.

Anch’io sono entrata per parlare con un medico e desidero farLe sapere l’impressione che ne ho ricavato..

Le sale erano piene di barelle, messe proprio una accanto all’altra: c’erano pazienti vigili e collaborativi, altri silenziosi e quasi assopiti, altri in condizioni molto problematiche che si lamentavano e parlavano ad alta voce.

Ma nonostante questo quadro (che sarebbe utile poter evitare) ciò che mi ha maggiormente colpita è stata la sensazione che tutto fosse assolutamente sotto controllo: il personale (medico e infermieristico) passava da un malato ad un altro con competenza e gentilezza; rispondeva in modo garbato e paziente alle domande dei parenti; somministrava e registrava terapie con lucidità e garbo mentre si occupava di trovare letti nei reparti per coloro per i quali si rendeva necessario un ricovero.

Una macchina ben oliata, mi è parsa. E personale nei confronti del quale va tutta la mia ammirazione e la mia gratitudine.

Analogo atteggiamento ho riscontrato, successivamente, nel reparto Medicina: un reparto certamente non facile in cui ho trovato personale competente e accogliente.

Non sta a me attribuire meriti: certamente qualcuno li ha ma altrettanto certamente credo sia giusto un pubblico riconoscimento a persone che in condizioni non facili si prodigano per il bene degli altri e lo fanno senza farlo pesare.

Va da sé che se gli spazi fossero maggiori, o meglio se i letti a disposizione fossero di più e ci fosse un maggior numero di personale curante le cose andrebbero ancora meglio. Ma non ho sentito nessuno lamentarsi, forse perché era evidente a tutti che il personale in servizio stava dando il massimo.

Per questo ho deciso di andare in Pronto Soccorso e in Medicina anche la notte di Capodanno: per dire semplicemente grazie ai medici e agli infermieri per il lavoro che fanno e per come lo fanno, augurandomi che con il nuovo Anno si possa pensare a qualche persona in più per curare con sempre maggiore efficacia i nostri concittadini.

E a Lei, dott. Grossi, un augurio sincero di riuscire a realizzare gli obiettivi di miglioramento del sistema sanitario che si è posta! Buon Anno!”

Angela Quaglia