Angela Motta interpella l’Assessore Saitta sui disagi presso l’Associazione intermedica di Costigliole

Il Consigliere Angela Motta, sollecitato da alcuni cittadini costigliolesi, ha presentato all’Assessore Saitta un’interrogazione in cui si chiede quali interventi urgenti intenda attuare, di concerto con l’Asl AT, l’Ordine dei Medici astigiano ed il Comune di Costigliole d’Asti, al fine di porre rimedio ai pesanti disagi e alle diseguaglanze nell’accesso ai servizi venutisi a creare presso l’Associazione intermedica di Costigliole.

“L’Associazione intermedica costigliolese – ha spiegato Angela Motta –  è nata nel 2004 a Costigliole d’Asti per volontà di un gruppo di medici di base ed ha operato, fino al 2015, nei locali di via Brigate Garibaldine. L’ambulatorio, aperto per cinque giorni alla settimana con la disponibilità di una segretaria per sette ore al giorno, è diventato da subito un importante punto di riferimento per i pazienti. Dal giugno 2015, grazie all’intervento del Comune in accordo con l’ASL AT, all’associazione sono stati destinati nuovi studi, per una superficie totale di circa 500 metri quadrati, allestiti all’interno della sede Asl, che hanno consentito di offrire servizi sanitari ancora più integrati ed adeguati ai bisogni della popolazione, in particolare delle fasce deboli come anziani, disabili e persone con ridotte possibilità di mobilità.

Da fine 2016, in concomitanza con il pensionamento di uno dei medici dell’associazione, ora composta solo più da due dottori, si sono verificate numerose problematiche relative all’accessibilità del servizio, generando così una notevole differenza e disparità di opportunità tra i cittadini che possono continuare ad usufruire dei servizi offerti dall’associazione e chi, invece, si è trovato di fronte al cambio di orari dell’ambulatorio, peraltro nei giorni in cui è chiuso lo sportello prenotazioni dell’Asl, oltre a non poter più contare sulla segretaria. I disagi sono culminati il 7 dicembre scorso, quando si è reso necessario l’intervento delle Forze dell’Ordine chiamate dai pazienti esasperati per il fatto che il medico previsto in servizio non avrebbe effettuato le visite in giorno prefestivo, senza alcun preavviso”.