Lettere al direttore

Massimo Perrone: “Poste le basi per realizzare nei prossimi anni la Fiera Nazionale del Tartufo ad Asti”

Riceviamo e pubblichiamo.

“Gentilissimo Direttore,

al fine di tutelare l’impegno ed il lavoro svolto dai soci della mia Associazione, mi trovo costretto a continuare la “caciara” attraverso le pagine del suo quotidiano online in quanto continuo a leggere delle inesattezze nella replica della signora Angela Quaglia.

Innanzitutto non capisco il perché vengano fatte delle critiche tecniche all’evento se nella sua replica la signora Quaglia evidenzia che il suo interlocutore non è l’organizzatore materiale ma chi tiene le redini della Città, oltretutto imputandogli delle dichiarazioni mai effettuate.

In seconda battuta ci tengo a precisare il motivo di alcune scelte effettuate in fase organizzativa. Il percorso fra piazza San Secondo e piazza Roma è stato volutamente lasciato deserto sia per motivi legati alla sicurezza (il passaggio della navetta nelle giornate di venerdì e sabato) sia per la presenza delle attività commerciali che sarebbero state oscurate da eventuali stand espositivi. Se le attività commerciali hanno preferito seguire il loro normale orario di apertura non è una colpa da ribaltare sulla nostra associazione e sull’amministrazione. La scelta degli adesivi è stata ritenuta innanzitutto “simpatica” ed innovativa rispetto al passato ed ha raggiunto il proprio obiettivo in modo soddisfacente permettendo, tra l’altro, delle valutazioni su come poter migliorare la segnaletica.

La scelta delle tensostrutture è stata fatta rivolgendosi ad un’azienda della provincia di Asti e si è preferita la soluzione del tendone piuttosto che di una struttura a pareti fisse per prevenire condizioni atmosferiche estreme (possibilità di arieggiare la struttura nei momenti di maggiore caldo e un veloce e pratico smontaggio in caso di intemperie) oltre che una miglior gestione degli spazi per le nuove norme di safety e sicurezza.

I Trifulao astigiani sono stati tutti contattati ed alcuni non hanno potuto partecipare in quanto non avevano prodotto da esporre ed altri hanno scelto di non partecipare così come è stato per alcuni produttori del territorio. Inoltre alcuni produttori hanno preferito scegliere altre Fiere perché alle ultime edizioni di quella di Asti non erano rimasti soddisfatti. I prodotti di altre regioni sono stati fortemente voluti per cominciare a percorrere la strada che porta al riconoscimento di “nazionale” della Fiera del Tartufo di Asti.

Infine, per la più totale trasparenza, abbiamo rifiutato le domande di adesione di quegli espositori che in passato erano abituati ad esporre solo il sabato o solo la domenica perché ci siamo adoperati ad organizzare una Fiera e non il prolungamento del mercato del sabato o il mercatino dei produttori che, forse, tutti coloro che criticano erano abituati a visitare.

Per concludere, ribadendo che la nostra Associazione è apolitica ed apartitica e persegue i suoi scopi organizzando eventi in diverse regioni italiane, mi auguro che la “caciara” si concluda con questa mia lettera e le eventuali rimostranze politiche vengano fatte nelle opportune sedi soprattutto da quelle persone che in passato hanno ricoperto importanti ruoli amministrativi. A chi vuole screditare per altri motivi il buon lavoro fatto dagli uffici comunali, dall’amministrazione e dalla nostra Associazione (che oltre ad aver portato ad una Fiera di successo ha dato molti spunti per poter essere migliorato) definendolo un “clamoroso fallimento” mi permetto di far notare che erano anni che ad Asti non si vedevano moltissimi visitatori passeggiare per tutte le vie del centro storico e tra questi erano presenti molti stranieri e persone provenienti da altre regioni e che con questa “nuova” versione della Fiera si è cominciato a porre le basi per arrivare in pochi anni a realizzare quella Fiera Nazionale del Tartufo che Asti si merita.”

Massimo Perrone
Presidente Associazione Italiana Cuochi Itineranti