Asti, al via il Progetto di storia contemporanea per le scuole: nel primo incontro la guerra di Spagna

L’Israt organizza anche quest’anno il corso di formazione per studenti e insegnanti collegato al Progetto di storia contemporanea indetto da Consiglio Regionale del Piemonte, Comitato Resistenza e Costituzione, Ufficio Scolastico Regionale.

Dal 29 novembre al 20 dicembre si parlerà, a Palazzo Mazzetti con inizio alle 17, di guerra di Spagna, don Milani, settantesimo anniversario della Costituzione.

Coinvolti i ragazzi degli istituti superiori e degli enti di formazione professionale. Seppure rivolti in particolare al mondo della scuola, gli incontri saranno aperti al pubblico con ingresso libero.

Primo appuntamento in agenda mercoledì 29 novembre con Marco Novarino (Università di Torino) per parlare di “Guerra e/o rivoluzione? Spagna 1936-1939”.

“In Spagna – ricordano i promotori del progetto regionale – si sono fronteggiati fascismo e democrazia, modernità e conservatorismo, centralismo e autonomie locali, in una situazione caratterizzata da forti tensioni ideologiche, di classe e regionali e da ampi riflessi su scala continentale. La guerra ha avuto dimensione europea per l’appoggio dato a Franco da Germania, Italia e Portogallo e per la forte mobilitazione internazionale di volontari accorsi per contrastare l’espansione dei fascismi, con il sostegno dell’Unione Sovietica”.

“Don Milani: uno scomodo ‘maestro’ ” sarà il tema dell’incontro del 12 dicembre approfondito dalle relatrici dell’Israt Pinuccia Arri e Nicoletta Fasano. Infine, il 20 dicembre, l’avvocato Aldo Mirate, esperto di diritto penale, affronterà il tema “Il difficile cammino della Costituzione: le discussioni dell’Assemblea Costituente”.

I tre incontri valgono per l’aggiornamento e la formazione degli insegnanti e riconoscono crediti formativi agli studenti.

I vincitori del concorso parteciperanno a viaggi studio a Berlino (con visita ai campi di Ravensbruck-Sachsenhausen), Austria (campi di Mauthausen e Gusen) e Trieste (Risiera di San Sabba e Foiba di Basovizza).