Alba e Parma Città Creative Unesco: un gemellaggio del gusto alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba

Uno showcooking per un gemellaggio all’insegna del gusto tra Parma e Alba, Città Creative Unesco per la Gastronomia.

E’ avvenuto sabato scorso alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba che ha ospitato Parma Alimentare “Parma! Unesco City of Gastronomy”, all’interno dello stand del consorzio, nell’area espositiva in piazza Giovanni Falcone.

Un incontro gastronomico tra le tipicità parmensi e il tartufo bianco, che è stato anticipato dall’incontro “Alba e Parma Città Creative Unesco per la Gastronomia”. Sul palco il sindaco di Alba Maurizio Marello, il primo cittadino di Parma Federico Pizzarotti, l’assessore alla Cultura ed al Turismo del Comune di Alba Fabio Tripaldi, l’assessore al Progetto Unesco del Comune di Parma Cristiano Casa e Fabio Sicilia, esponente di Belém città brasiliana Creativa Unesco per Gastronomia, che ha appoggiato  la candidatura di Alba.

“Alba e Parma sono le due città italiane dichiarate Città Creative Unesco per la Gastronomia tra le 26 città nel mondo che hanno questa certificazione – ha ricordato Marello – Insieme abbiamo pensato ad un progetto ambizioso che è quello di costruire il distretto gastronomico Alba-Parma. Se riusciremo a realizzarlo sarà il più importante del nostro paese ed uno dei più importanti in Europa, in dialogo con altre città europee che stanno lavorando sulla gastronomia”.

E la dimostrazione della collaborazione tra le due città si è concretizzata proprio nella prova di alta cucina curata da Parma Quality Restaurants e dai cuochi Filippo Cavalli (Osteria I Mascalzoni, Parma), Andrea Nizzi (Ristorante 12 Monaci, Fontevivo – Parma) e Raffaella Olivieri (Ristorante Da Rita, Valditacca – Parma).

Protagonisti i piatti che hanno saputo trovare il giusto equilibrio tra tradizione e innovazione, con la rivisitazione di ricette tipiche di famiglia.

Si è iniziato con “Spalla cotta di San Secondo con la sua spuma e coriandoli di mostarda”.

Un piatto frutto di pazienza e lentezza. Un salume che necessita una cottura lunga, 8 ore, per renderlo morbido per far sciogliere il grasso. Il risultato è un piatto dal gusto delicato che, nella tradizione, trova brio negli accostamenti acidi e molto saporiti di guardiniera e cipolle borrettane, qui invece proposto con una mostarda pungente.

A seguire i “Ravioli della Duchessa” con ricotta e strolghino marinato. Questo piatto ha svelato i segreti di un altro salume, piccolo nelle dimensioni, ma prelibato nel gusto, lo strolghino: scarti del culatello mescolati con vino bianco e pepe.

Il vero sposalizio tra Parma e Alba si è avuto con la portata successiva: trota con spuma di topinambur e grattata di tartufo bianco. A dare un tocco di colore al piatto “la foglia di ostrica”, un’erba dal gusto che ricorda il prelibato mollusco.

Lo showcooking si è concluso nel migliore dei modi, con la mousse di zabaione ai tre liquori con crumble di sbrisolona, dolce tipico  a base di mandorle della provincia parmense, e ciliegie sotto spirito.

All’evento coordinato dal vice presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba Marco Scuderi, è intervenuto anche il consigliere dello stesso ente Luca Sensibile.

L’ospitalità dello stand di Parma prosegue anche durante il prossimo week end del 18 e 19 novembre con il Parmigiano Reggiano DOP, i salumi tipici, le produzioni dolciarie tradizionali, in piazza Falcone dalle 9.30 alle 20.