Alzheimer Asti, presentato il progetto “Lo scrigno delle meraviglie”

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Questa mattina presso la sede legale e delle attività dell’Associazione di familiari di malati di Alzheimer in Asti, Via Scotti, 13 è stato presentato il progetto “Lo scrigno delle meraviglie“.

Qui di seguito i dettagli del progetto.

IL GIARDINO DELLE MERAVIGLIE
Lo scrigno delle sensazioni dimenticate

L’idea

Sul presupposto che natura e salute camminano di pari passo, si è delineata l’idea del “Giardino delle meraviglie” per i malati di Alzheimer, seguiti dall’Associazione, ovvero realizzare un giardino terapeutico e sensoriale con area dedicata all’ortoterapia, nello spazio esterno della sede Asl di via Scotti 13, attualmente non utilizzato.

La sfida

La sfida per questo lavoro è data dalla sperimentalità del progetto, in quanto tale tipologia di giardino, già consolidata in altri paesi, in Italia si sta sviluppando solo da pochi anni. Si è pensato di poter osservare i benefici che un Giardino dei Sensi possa apportare agli ospiti, non limitando, l’eventuale apporto di cambiamenti e migliorie, qualora necessario.

La proposta Innovativa

La proposta innovativa trova i suoi presupposti nel ridurre il costo sociale della demenza, migliorare le cure ed aiutare la permanenza dei malati a domicilio. Spesso le persone affette da Alzheimer hanno bisogno di aiuto ma non lo chiedono, per timore e paura dello stigma che le circonda. Invece le loro parole ci potrebbero suggerire le loro necessità “…un luogo in cui si abbia facile accesso, un luogo dove ci si possa sentire sicuri, dove si possa mantenere le relazioni sociali e il desiderio di poter tornare a “parlare”, “chiacchierare” e “ lavorare….”.

Il progetto

il Giardino terapeutico per malati di Alzheimer, ovvero un giardino che nasce dall’esigenza di realizzare uno spazio che tenga conto della diversa capacità motoria e della diversa percezione spaziale che un malato di demenze possiede, coinvolgendolo in varie attività al fine di stimolare le capacità residue, la memoria remota, ridurre i problemi comportamentali ed in particolare il disorientamento e il girovagare afinalistico (wandering).
La composizione del “Giardino delle meraviglie” si basa sui principi fondatori dei Giardini Alzheimer quali:
1. facilità di orientamento;
2. sicurezza;
3. libertà di movimento in ambiente protetto;
4. privacy e serenità;
5. stimolazione sensoriale;
6. sperimentazione terapeutica;
7. stimolazione musicale mediante vegetazione.
All’ingresso del giardino infatti, troviamo il “Boschetto Millefiori”, composto da due aiuole fiorite circolari, poco fruibili dal punto di vista della sosta in quanto zona fortemente assolata, per tutta la giornata, ma che appaga pienamente il senso della vista a chi si approccia al giardino.
Il “Boschetto del Bamboo” invece, permette ai malati di Alzheimer, non solo di sostare al suo interno, mediante apposite sedute, ma anche di svolgere attività quali la musicoterapia o una ginnastica dolce.
Troviamo poi il “Boschetto sensoriale”, composto da materiali diversi come: erba; terra; sabbia e piccoli ciottoli, oltre ad essere delimitato da essenze arboree profumate che creano anche piccole zone d’ombre, adempiendo così allo stimolo sensoriale del tatto e dell’olfatto.
All’interno di quest’area verrà collocata una fontana il cui scroscio dell’acqua rappresenta uno stimolo uditivo importante.
Immediatamente adiacente troviamo il “Boschetto degli Aceri”, anch’esso circolare e delimitato da vegetazione, all’interno del quale verrà sistemata una struttura ombreggiante che permetta agli ospiti del giardino di svolgere attività manuali socializzando tra loro e di trasferire all’esterno il Caffè del Buonumore durante i mesi estivi.
Oltre a questi “Boschetti”, si è aggiunta un’area, non meno importante, dedicata all’ortoterapia, dove i malati possono entrare in contatto direttamente con la natura ed il suo evolversi, mediante attività come: la semina; la crescita; la raccolta ed il consumo dei prodotti ottenuti (senso del gusto).
In questo spazio è prevista la collocazione di apposite vasche, con altezza di 90cm, raggiungibili da ogni lato, per la pratica dell’orticultura sospesa, per favorire l’attività di giardinaggio, o di manipolazione di piante, fiori, ortaggi, alle persone impedimenti di tipo motorio.

Tutti gli elementi sopra descritti rappresentano degli importanti punti di riferimento per stimolare le capacità mnesiche e l’orientamento spaziale, generalmente compromessi.
Considerato che i malati di Alzheimer, soprattutto nella prima fase della malattia, tendono ad isolarsi in luoghi con ampia capacità visuale, per poter osservare tutto e tutti, si è pensato di dotare il giardino di sedute multiple e monoposto, posizionate oltre che nei “boschetti anche lungo i percorsi di connessione, per garantirgli uno spazio personale onde evitare eventuali reazioni aggressive.
E’ previso, infine, l’inserimento di un sistema di illuminazione che eviti effetti di abbagliamento ed eccessivi stacchi di luce-ombra e un impianto di irrigazione, alimentato da un pozzo da realizzarsi all’interno del giardino.

Il ruolo e la scelta della vegetazione

Elemento fondamentale per rendere il Giardino Sensoriale per malati di Alzheimer, idoneo allo scopo, è la scelta delle specie vegetali. Le specie individuate sono facilmente riconoscibili per il colore e il profumo, sono manipolabili, evocanti il trascorrere delle stagioni, non sono tossiche e/o velenose, né allergeniche. Le specie prevalenti sono di tipo erbaceo ed arbustivo in modo da evitare ombre decise che possano creare problemi di ansia.
Inoltre la scelta vegetale dovrà possedere un carattere evocativo, ovvero mediante specie caratteristiche di un paesaggio noto all’ospite.
In base al senso che si prevede di stimolare il giardino può essere suddiviso in diverso modo; infatti, le specie che stimolano il gusto e il tatto sono prossime al percorso, ad un’altezza tale da poter essere facilmente manipolate anche da coloro che sono costretti su carrozzelle per disabili. Per quanto riguarda la stimolazione olfattiva si pongono vicino al percorso le specie che profumano se le loro foglie vengono sfregate con le mani, più distanti quelle la cui profumazione arriva a distanze considerevoli. Si prevede di stimolare l’udito con lo scorrere dell’acqua della fontana centrale, con il canto degli uccelli attratti dai frutti e il fruscio delle foglie della vegetazione. La vista, senso che più di tutti contribuisce a creare l’estetica del giardino, è stimolata in modo immediato dall’alternanza dei colori; infatti, il giardino prevede zone dalle tonalità date dei vari organi delle piante, ben distinte e definite.
Nei sottoinsiemi delle zone le specie avranno come caratteristica comune il colore dei fiori, del fusto e delle foglie. La scelta delle specie vegetali è stata prevista tenendo conto dell’impatto che deve avere nelle varie stagioni dell’anno.
Per quanto riguarda la manutenzione del giardino si mira anche, per funzione terapeutica, alla partecipazione degli utenti ritenuti in grado di attuarla.

Scarica le slide in pdf del progetto IL GIARDINO DELLE MERAVIGLIE

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