Uniti si può: ”Tempo Zero, come un servizio innovativo ed esclusivo è diventato caos mattutino al Cardinal Massaia”

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di Beppe Passarino e Michele Anselmo, del Gruppo Consiliare Uniti Si Può, sulla delicata questione delle visite all'Ospedale Cardinal Massaia.

All’Ospedale Cardinal Massaia 8 anni fa, quando iniziò la sperimentazione del tempo zero, gli astigiani vissero un periodo felice nel quale si riducevano i tempi di attesa. L’accesso alle specialità previste era dalle ore 8 alle ore 11, nessuno veniva mandato a casa senza visita, il servizio era di qualità e, in ogni caso, i cittadini che volevano svolgere una visita, al di fuori del tempo zero, fissando un giorno e un’ora precisi, pur con tempi di attesa più lunghi, avevano la possibilità, tramite una prenotazione al CUP (Centro Unico Prenotazioni) di usufruire di specifiche agende di prenotazione per ogni singola specialità.

In questi otto anni la sperimentazione non solo non si è evoluta in meglio ma si è assistito ad un progressivo peggioramento del servizio erogato ai cittadini: riduzione della qualità delle visite, riduzione dei posti con tanti cittadini rimandati a casa, costrizione a presentarsi all’alba per poter usufruire dei posti a disposizione nelle varie specialità, cartelli affissi all’ultimo momento in cui si informava i cittadini che, in assenza dello specialista il servizio non sarebbe stato erogato.

Il caos è culminato nel luglio u.s. quando la Direzione Generale della Asl ha deciso di chiudere il CUP, posto di fronte all’entrata dell’Ospedale, per trasferire gli sportelli presso il bancone del tempo zero accorpando così tutti gli sportelli e tutti gli operatori in un unico ambito operativo. Questa scelta ha creato l’unificazione di due flussi di utenti, prima strettamente divisi, determinando sovra affollamento e caos al piano -1 del Cardinal Massaia, in particolare dalle 8 alle 10 del mattino. La logistica stessa del nuovo CUP più Tempo Zero lascia a desiderare, sia in termini di accesso veloce (per gli utenti che possono essere veloci !) agli sportelli, sia in termini tecnologici inerenti ad un sistema informatico e di display luminosi ormai obsoleto.

Agli aspetti logistici, che concorrono al caos, stress per gli operatori, tensioni fra gli utenti costretti, talvolta, a passare intere mattinate (a partire dalle 5 o dalle 6 del mattino: quest’inverno chiederemo alla protezione civile di organizzarsi per la distribuzione di the caldo e generi di conforto) si è aggiunto il problema di una vera e propria riduzione del servizio offerto agli astigiani in quanto la Direzione Generale ha deciso di eliminare la possibilità per i cittadini di prenotare, con tempi più lunghi, visite tramite specifiche agende fissando giorno e ora della visita, come sempre avvenuto.

Di fatto i cittadini sono ora costretti ad usufruire, per le visite, esclusivamente del Tempo Zero sottoponendosi al caos mattutino. Nei fatti persone anziane o con problemi, che hanno difficoltà a presentarsi al mattino presto dovranno rinunciare alle visite oppure recarsi per più giorni agli sportelli sperando nella buona sorte; e chi viene da fuori Asti ? L’ELIMINAZIONE DELLE AGENDE CUP HA TOLTO TRASPARENZA, SAPPIAMO CHE ESISTONO ANCORA AGENDE SPECIALISTICHE MA LA LORO GESTIONE NON CI PARE TRASPARENTE ! A questa situazione negativa si aggiunge il fatto che nei “posti” del Tempo Zero rientrano anche i cittadini con prescrizioni urgenti che sono costretti a sottoporsi “alla roulette” dei numeri limitati delle prestazioni disponibili.

Beppe Passarino, Michele Anselmo