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Renato Gallesio: “Dai racconti di mio nonno l’idea per un prodotto nuovo e originale” fotogallery

Come la tradizione diventa innovazione: ecco un nuovo, interessante appuntamento del viaggio virtuale “Comunicare la Bellezza: Narrazione Digitale dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato”.

Siamo di nuovo a Vaglio Serra, in Core Zone 4, “Nizza Monferrato e il Barbera”.

Renato Gallesio: “Dai racconti di mio nonno l’idea per un prodotto nuovo e originale”

di Luciano Baracco

Renato Gallesio di professione è odontotecnico, ma dal 2003 è anche titolare dell’azienda agricola di famiglia sita a Vaglio
Serra. Azienda che ha come produzione prevalente uva, che viene conferita alla Cantina di Vinchio e Vaglio, e nocciole che
negli ultimi anni sono state utilizzate per una produzione particolare e non ancora molto diffusa: l’olio di nocciola.

Un prodotto che possiamo definire moderno, ma che una storia particolare e molto legate ai nostri territori. Di questo
abbiamo parlato con Renato.

Quando e da cosa nasce l’idea di produrre olio di nocciole?

L’idea nasce quando mi sono trovato a prendere il posto di mio papà alla guida dell’azienda agricola, nel 2003, ed è stata
ispirata dai racconti di mio nonno sul periodo della guerra. Più di una volta, infatti, mi ha raccontato che durante la
seconda guerra mondiale c’era carenza di olio e allora per avere qualcosa da condire si spremeva qualsiasi cosa, e il nostro
territorio offriva in particolare le nocciole e le mandorle.

Quindi possiamo dire che è stato il nonno ad ispirare questa produzione?

Sì, perchè quando poi, finita la guerra, si è tornati ad utilizzare l’olio d’oliva e non si è avuto più la necessità di
spremere le nocciole si ricordava di quanto questo fosse buono e che gli sarebbe piaciuto di nuovo assaggiarlo. Da qui allora
mi è venuta l’idea: perchè non provare a rifarlo?

Così è iniziata questa produzione particolare che immagino, soprattutto all’inizio, non sia stata una cosa semplice.

No, ma dopo l’ispirazione di mio nonno per la seconda volta ha avuto la fortuna di avere in aiuto la saggezza e la
conoscenza di un altro parente, mio suocero, che con la sua esperienza nell’industria alimentare, mi ha fabbricato i
macchinari per iniziare a provare a produrre l’olio di nocciole. Pensi che non ho mai dovuto acquistare un macchinario per
questa produzione, sin dagli anni 2004/2005 quando ho iniziato: siamo partiti da una piccola pressa e una piccola produzione,
che facevo assaggiare ad amici e parenti anche per capire se il prodotto era gradito.

Quando è diventata ufficiale la produzione dell’olio di nocciole?

Nel 2012 e ancora una volta è stato fondamentale un aiuto del territorio, vale a dire la collaborazione con la più
importante realtà della nostra zona: la Cantina di Vinchio e Vaglio che ha subito creduto nel mio prodotto e ha iniziato a
proporlo nel suo punto vendita, oltre agli altri prodotti, perchè per non sprecare nulla dove aver spremuto le nocciole, la
parte che rimane la trita per fare la farina….

Sicuramente è un prodotto che sarà molto apprezzato dai turisti, sempre alla ricerca di eccellenze gastronomiche. A proposito di turismo, visto con gli occhi di un imprenditore, cosa ha portato il riconoscimento a patrimonio dell’umanità dei vostri
territori?

Sinceramente non sono in grado di dire che il riconoscimento dell’UNESCO ha portato un aumento di flussi turistici, ma una
cosa la posso dire con certezza: in noi adesso c’è molta più consapevolezza delle nostre potenzialità, dovuta anche al
ricambio generazionale in tante aziende, e sicuramente siamo pronti ad cogliere al volo le opportunità che si verranno
creare.

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Il Progetto “Comunicare la Bellezza: Narrazione Digitale dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato” è realizzato grazie al contributo di:

Regione Piemonte

Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato

Cooperativa della Rava e della Fava

Il Progetto ha ricevuto il Patrocinio di:

Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato

Comune di Asti

Comune di Vaglio Serra

Provincia di Asti