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Marco Gabusi: “ Attrarre turisti lavorando insieme e dicendo NO al campanilismo”

Nuova “tappa” del nostro viaggio virtuale per “Comunicare la Bellezza: Narrazione Digitale dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato”: inauguriamo oggi la Core Zone numero 5 “Canelli e l’Asti Spumante” incontrando Marco Gabusi, sindaco di Canelli.

marco gabusi

Marco Gabusi: “ Attrarre turisti lavorando insieme e dicendo NO al campanilismo”

di Elisa Grasso

Marco Gabusi, 37 anni, è il sindaco di Canelli e Presidente della Provincia di Asti.
Vive a Canelli con la sua famiglia e, nel tempo libero, coltiva la sua passione per lo sport.
Risale al 2003 il progetto del Comune di Canelli di richiedere l’iscrizione delle “cattedrali sotterranee” quale patrimonio mondiale dell’umanità.
Dal successo riscosso da una manifestazione finalizzata alla valorizzazione delle cantine storiche, è nata una riflessione: la Canelli sotterranea non rappresentava solamente un luogo di lavoro, ma una testimonianza della storia enologica dell’intera nazione.
Nel giro di pochi anni, si è compresa l’importanza del patrimonio architettonico delle cantine canellesi, che, per la loro imponenza, hanno assunto il titolo di “cattedrali sotterranee”.

Secondo Lei, cosa è cambiato dal Riconoscimento UNESCO ?

Abbiamo assunto una forte consapevolezza delle nostre forze. Possiamo puntare sul turismo, abbiamo tutte le carte per attrarre visitatori. Non si tratta più di un tabù, ora è una certezza.
Il riconoscimento UNESCO ha sicuramente contribuito all’incremento delle presenze, in particolar modo di belgi e francesi che prima difficilmente visitavano le nostre zone. Grande afflusso anche da parte di scandinavi.

 Quali sono le parole chiave della Sua Amministrazione per attrarre nuovi turisti?

La nostra Amministrazione prende spunto e collabora con le Amministrazioni dei paesi limitrofi. Abbiamo accantonato il campanilismo, condividiamo progetti e nuove opportunità. La chiave per attrarre nuovi turisti, a nostro parere, è creare una solida rete tra i paesi. Siamo orgogliosi del progetto CTN ( Charming Travel Network): partendo da una serie di contatti con un operatore europeo, abbiamo coinvolto sindaci e privati. Sono contento di aver condiviso questa esperienza con Acqui, Nizza e Calamandrana. Il fine è la promozione turistica di qualità.

Abbiamo diversi progetti in cantiere, tutti ipoteticamente realizzabili entro la primavera 2018: una pista ciclabile che attraverserà la città, per la quale sono stati stanziati  600.000 euro, 120 dei quali ricevuti come contributo regionale, una terrazza panoramica sotto il Castello Gancia e la sistemazione dell’ultimo tratto della “Sternìa” con il completamento della Chiesa di San Rocco.

Da maggio anche noi vantiamo la presenza di una “big bench”, la panchina gigante, che è di color giallo come il nostro moscato. Sorge su un terreno messo a disposizione dall’agriturismo “I Tre Poggi” ed è orientata verso nord, con una suggestiva vista su Villanuova.

Ci stiamo impegnando per sfruttare i punti panoramici e le carte a nostro favore, per crescere in termini di qualità.

Cosa si aspetta il turista quando arriva a Canelli?

Il turista non si ferma all’offerta enogastronomica, cerca un turismo esperienziale. Vuole vivere la storia del luogo. Tipicamente, si tratta di un turista di fascia medio/alta. Richiede un’esperienza “green” che, però, sia accompagnata da diversi servizi: Wi-Fi, piste ciclabili, centri benessere. Cerca tutti i presupposti per un soggiorno anche agiato.

Secondo Lei, su quali aspetti potreste migliorare? 

Relativamente ai privati, dovremmo lavorare sulle strutture ricettive. A Canelli manca un hotel che possa ospitare un buon numero di persone. Per quanto riguarda l’Amministrazione, invece, dobbiamo ancora lavorare sulla conoscenza del territorio e l’attrazione di nuovi visitatori.

Questo perché, non essendo in una posizione strategica, il turista ci raggiunge se è incuriosito o ha ricevuto informazioni su di noi. Abbiamo raggiunto dei miglioramenti, da considerare come un punto di partenza. Il paesaggio e i nostri prodotti dovranno far vivere un’esperienza unica.

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Il Progetto “Comunicare la Bellezza: Narrazione Digitale dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato” è realizzato grazie al contributo di:

Regione Piemonte

Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato

Cooperativa della Rava e della Fava

Il Progetto ha ricevuto il Patrocinio di:

Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato

Comune di Asti

Comune di Vaglio Serra

Provincia di Asti