L’Assessora Monica Cerutti ad Asti per il bilancio di metà mandato sulla Parità di Genere

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Il tour delle province dell’Assessora Regionale alle Pari Opportunità Monica Cerutti ha fatto tappa ad Asti nel pomeriggio di oggi, lunedì 23 ottobre.

Presso il Salone consiliare della Provincia di Asti, l’Assessora ha presentato il bilancio di metà mandato, nell’incontro organizzato dalla Consigliera di Parità della Provincia di Asti Chiara Cerrato, alla presenza di autorità civili e militari della città e della provincia e diversi addetti ai lavori.

L’Assessora, con le visite nei diversi capoluoghi del Piemonte, sta lavorando per una programmazione partecipata, per coinvolgere l’intero territorio: un check dunque per valutare insieme l’efficacia di ciò che è stato fatto da inizio mandato ad oggi guardando però avanti per delineare le azioni future e per confrontarsi con quanto realizzato dalle realtà sul territorio.

Dal giugno 2014 al settembre 2017 l’Assessorato ha investito 7.340.256 euro, spesi a sostegno di iniziative concrete a sostegno, in particolare, delle donne vittima di violenza, con i Centri antiviolenza, Case rifugio e progetti in collaborazione con l’Assessorato alla Sanità; diverse iniziative che puntano ad un coordinamento di sistema, in una realtà dei fatti che vedono ancora poche donne denunciare le violenze che subiscono. In particolare, solo poco più del 10% dei casi vengono denunciati: i dati dimostrano un trend in aumento di casi, che però non necessariamente corrispondono ad un aumento della violenza ma, probabilmente, ad una cresciuta propensione delle donne di trovare il coraggio di farsi aiutare.

Con la legge regionale n. 4 del 24 febbraio 2016 è stata realizzata una legge quadro, mettendo insieme due leggi già esistenti e introducendo nuovi approcci verso la discriminazione di genere.

E’ stato istituito, tra le altre cose, il Codice Rosa presso gli ospedali, a cui possono rivolgersi anonimamente le donne vittime di violenza: l’accesso al sostegno sanitario prevede per la vittima il rispetto della privacy, l’esenzione del ticket. Inoltre, è bene sottolineare, rivolgersi al Pronto Soccorso non prevede la denuncia automatica del colpevole. (Per saperne di più clicca QUI).

Inoltre, nella legge, vengono affrontate anche le questioni dei minori che assistono alla violenza, il tema degli uomini maltrattanti, che a loro volta necessitano di aiuto, ed anche il caso delle sempre più frequenti “Truffe affettive in rete”, le cui vittime, spesso donne, vengono ricattate e subiscono estorsioni di denaro creando situazioni molto pericolose e delicate.

Con la legge regionale 5 del 23 marzo 2016, il Piemonte si è dotato, prima regione in Italia, del fondo di accompagnamento per le vittime di discriminazione, intensa a 360°, per pagarne le spese legali, con un lavoro coordinato tra Garanti.

Diversi sono stati anche i progetti per la condivisione delle responsabilità in famiglia, il coinvolgimento dei papà ed anche sul linguaggio di genere (significativa è, ad esempio, la quasi totale assenza di personaggi femminili nella toponomastica delle città italiane) e la salute di genere.

“Perché una nuova cultura, basata sul rispetto della donna – ha sottolineato in chiusura l’Assessora – si costruisce intervenendo sotto tanti aspetti. Se si investe su questi temi ed in particolare sulla prevenzione, sia per quanto concerne la salute, sia la violenza, si possono avere sensibili risparmi, anche economici.”

 

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