Immigrazione: attivati dalla Prefettura di Asti cinque nuovi centri di accoglienza

Questa mattina, giovedì 12 ottobre, si è tenuta la seconda riunione della “cabina di regia” sul fenomeno migratorio, coordinata dal Prefetto, alla quale hanno partecipato il Sindaco di Asti unitamente agli Assessori ai Servizi Sociali e alla Sicurezza, il Sindaco di Chiusano d’Asti e i rappresentanti degli altri Enti titolari di progetti SPRAR (servizio protezione rifugiati e richiedenti asilo) e degli Enti gestori dei servizi socio – assistenziali del territorio.

Durante l’incontro, sono state evidenziate le attivazioni, da parte della Prefettura, di cinque nuovi Centri di accoglienza straordinaria in vari Comuni della provincia, effettuate dopo la prima riunione della Cabina svoltasi in luglio per dar seguito all’intento condiviso di equilibrare la presenza dei richiedenti asilo sull’intero territorio provinciale, sempre in un’ottica di accoglienza diffusa e calibrata sulla popolazione di ciascun Comune.

Nel quadro della concreta attuazione di politiche di integrazione, è stata inoltre condivisa l’opportunità di procedere, ove possibile, alla trasformazione delle “accoglienze straordinarie” in progetti SPRAR, secondo le direttive impartite recentemente anche dal Ministero dell’interno, allo scopo di ricondurre ad unità e ordinarietà l’intero sistema di accoglienza.

Nell’ottica di assicurare i migliori standard di qualità, Amministrazioni ed Enti facenti parte della Cabina di regia hanno concordato l’attivazione di specifici gruppi di lavoro, uno per ogni ambito territoriale di riferimento dei Servizi socio assistenziali (Città di Asti, Nord Astigiano, Sud Astigiano), coordinati dalla Prefettura e ai quali partecipino i rappresentanti dei Comuni, dei Servizi e dei gestori dei Centri di accoglienza straordinaria, al fine di mantenere un costante scambio di informazioni che porti ad estendere ulteriormente le buone prassi di integrazione – con particolare riguardo al volontariato civico e ai tirocini formativi nel mondo del lavoro – e a rendere quanto più omogenei i livelli di erogazione dei servizi.

Infine, è stata sottolineata l’importanza di assicurare e affinare la reciproca conoscenza tra Enti locali e gestori dei centri, anche con riguardo al corretto adempimento degli obblighi di iscrizione anagrafica.