Bollicine di Alta Langa e tartufo bianco per questa 87° edizione della Fiera del Tartufo Bianco di Alba

Dal 7 ottobre al 26 novembre saranno moltissimi e di diversa natura gli appuntamenti in cui si potranno esplorare tutte le sfumature dell’abbinamento Alta Langa e tartufo bianco che celebra un forte legame di sapori e tradizioni tra eccellenze dei frutti di Langa.

Con le Alte bollicine piemontesi si è brindato già prima della Fiera, durante l’Inaugurazione della mostra De Truffle. Il Design Alessi incontra il Tartufo bianco d’Alba lo scorso martedì 26 settembre e nel pranzo a seguire da Guido Ristorante Villa Reale Tenuta di Fontanafredda (chef Ugo Alciati) e si brinderà nuovamente alla conferenza stampa di presentazione della kermesse del 3 ottobre all’Associazione della Stampa estera a Roma.
L’Alta Langa sarà poi presente all’inaugurazione ufficiale della fiera, venerdì 6 ottobre, al teatro sociale Busca di Alba e nella Cena di Gala presso la Fondazione Ferrero.

Nelle settimane della Fiera, uno spazio sarà dedicato ad Alta Langa per le degustazioni all’interno della Grande Enoteca e un corner Alta Langa verrà allestito nella Sala Beppe Fenoglio, Cortile della Maddalena.

Tra gli show cooking di grandi chef (Pasquale Laera, Luca Zecchin, Andrea Berton, Andrea Larossa, Michelangelo Mammoliti, Eugenio Boer, Cristina Bowerman, Stefano Paganini, Federico Gallo, Marco Giacosa, Marco Stabile, Ugo Alciati, Giampiero Vento, Luigi Taglienti, Mariuccia Roggero, Damiano Nigro, Davide Palluda, Christian Milone, Flavio Costa, Massimiliano Musso, Walter Ferretto, Francesco Oberto, Andrea Ribaldone, Davide Oldani, Massimo Camia, Marc Lanteri, Andrea Larossa) e gli incontri con gli ospiti, tutti gli appuntamenti dell’Alba Truffle Show vedranno protagonista l’Alta Langa.
Una Alta Langa Lounge infine sarà presente nel Salotto dei Gusti e dei Profumi (piazza Risorgimento).

CONSORZIO ALTA LANGA – L’Alta Langa Docg è lo spumante brut di qualità del Piemonte. Nasce in un bel territorio vitivinicolo che interessa le alte colline tra Cuneese, Alessandrino e Astigiano e ha una storia molto lunga: fu il primo metodo classico a essere prodotto in Italia, fin dalla metà dell’Ottocento.
Quello dell’Alta Langa è un piccolo Consorzio che funziona molto bene: oggi conta 85 soci, tutti attivi e coinvolti nello sviluppo di un vino, di una denominazione e di un territorio. Tutti legati da una grande scommessa: quella di un vino che non sarà pronto prima di sei anni e che per questo deve necessariamente essere un vino importante.
Innamorati delle nostre terre, abbiamo avviato e difendiamo una viticoltura sostenibile e armonica al delicato, biodiverso tessuto dell’Alta Langa e dei suoi valori, rispettando e valorizzandone i ritmi naturali.
Le “Alte bollicine piemontesi” sono frutto di questo pensiero e di questo lavoro. Sono bianche o rosé, brut o pas dosé e hanno lunghissimi tempi di affinamento sui lieviti, come prevede il severo disciplinare.
Anche in questo, nell’attesa paziente, i grandi produttori di Alta Langa come i piccoli assecondano le scansioni del calendario contadino della tradizione.
Del Consorzio fanno parte le case spumantiere Avezza, Banfi, Bera, Brandini, Bretta Rossa, Paolo Berruti, Giulio Cocchi, Enrico Serafino, Fontanafredda, Gancia, Germano Ettore, Martini & Rossi, Monteoliveto, Pianbello, Tosti, Colombo Cascina Pastori, Roberto Garbarino, Giribaldi.