Banca d’Alba incontra i suoi soci e clienti: tutto esaurito al convegno sulla Finanza Comportamentale

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Giovedì 12 ottobre, presso la propria Sala Convegni, Banca d’Alba ha incontrato i propri Soci e clienti per analizzare il contesto di mercato e le possibili scelte e opportunità di investimento, in collaborazione con la società di gestione svizzera GAM (ex Julius Baer) e Bcc Risparmio e Previdenza, la società di gestione del gruppo del Banche di credito cooperativo.

In particolar modo, sono stati approfonditi temi inerenti alla Finanza comportamentale, argomento quanto mai attuale, certificato dal recentissimo premio Nobel all’economia assegnato ad uno studioso del settore. Banca d’Alba da sempre investe in questa specifica area con riconosciuta competenza che si concretizzata nei volumi che oggi superano oltre 3 miliardi in investimenti di clientela.

L’evento ha registrato il “tutto esaurito”, con relatori qualificati che hanno intrattenuto il numerosissimo pubblico su queste tematiche quanto mai attuali.

Un incontro molto dinamico ed interattivo, nel quale sono emersi casi pratici per comprendere quali siano gli atteggiamenti più diffusi da parte degli investitori, approfondendo i ragionamenti utili che occorre fare a monte per ottimizzare i rendimenti.

Il Direttore Finanza di Banca d’Alba, Elvio Curti (sopra nella foto): “Il ruolo consulenziale della banca in questo settore è determinante per consentire alla nostra clientela di investire in modo proficuo contenendo la rischiosità; siamo convinti che il punto di partenza per ottenere questi risultati stia proprio nella formazione della clientela, abbinata ad un gamma di offerta che comprendo oltre 30 selezionate case di investimento ”.

“Non ci resta che ringraziare- prosegue Curti- gli imprenditori ed i privati che hanno aderito così numerosi, impegnandoci a replicare incontri di questo tipo nel prossimo futuro”.

Banca d’Alba è la prima tra le banche di credito cooperativo in Italia per numero di Soci; il suo cuore è radicato ad Alba, nelle Langhe e nel Roero ma nel suo sviluppo territoriale l’area torinese è divenuta la seconda per importanza e dimensioni.

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