Unioncamere Piemonte: produzione industriale in crescita nel secondo trimestre 2017

Nell’ambito della consueta collaborazione tra Unioncamere Piemonte, Confindustria Piemonte, Intesa Sanpaolo e UniCredit per il monitoraggio della congiuntura economica piemontese, Unioncamere Piemonte ha presentato oggi i dati della 183ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata in collaborazione con gli Uffici studi delle Camere di commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta nei mesi di luglio e agosto con riferimento ai dati del periodo aprile-giugno 2017 e ha coinvolto 1.240 imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di 92.219 addetti e un valore pari a circa 55,5 miliardi di euro di fatturato.

Il II trimestre 2017 ha confermato il buono stato di salute del comparto manifatturiero piemontese: la produzione industriale ha registrato, infatti, una crescita del 3,2% rispetto allo stesso trimestre del 2016, frutto di andamenti positivi realizzati in quasi tutti i principali settori e nella totalità delle realtà territoriali. Il risultato del periodo aprile-giugno 2017, che segue la crescita del 4,5% manifestata nel I trimestre dell’anno, appare ancora più significativo se si tiene conto del fatto che la variazione è stata calcolata rispetto al II trimestre 2016, periodo in cui la produzione cresceva già dell’1,5%.

L’incremento della produzione industriale si associa ai risultati positivi registrati dagli altri indicatori analizzati: si evidenziano, infatti, incrementi tendenziali degli ordinativi interni (+2,7%) e di quelli esteri (+2,4%); in media, il fatturato totale delle imprese manifatturiere intervistate cresce del 2,8% rispetto al periodo ottobre-dicembre 2016, con la componente estera che registra un incremento dell’1,6%; il grado di utilizzo degli impianti si porta al 66,3% (dal 65,0% del II trimestre 2016).

Il Presidente di Unioncamere Piemonte, Ferruccio Dardanello, commenta: “La ripresa dell’economia piemontese si sta consolidando, trimestre dopo trimestre: è dal 2015 che il segno meno è finalmente scomparso dalle nostre rilevazioni sulla produzione dell’industria manifatturiera. Questi risultati sono il frutto della tenacia dei nostri imprenditori, che hanno saputo guardare al futuro con fiducia anche nei momenti più difficili, continuando a investire e a puntare sulla qualità delle loro produzioni. Ma sono anche il frutto della collaborazione costante e strategica tra le istituzioni e gli attori economici locali, che in questi anni hanno saputo fare squadra per fornire al tessuto imprenditoriale tutto il supporto e gli strumenti necessari per superare la crisi, e che continuano a lavorare sinergicamente per sostenere la crescita del nostro territorio”.

“I dati di Unioncamere trovano conferma nelle previsioni delle imprese piemontesi associate a Confindustria Piemonte, relative al trimestre luglio-settembre – ha commentato Giorgia Garola, Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Piemonte -. Il nostro sondaggio rassicura sulla natura non transitoria della fase di ripresa avviata nella prima parte del 2017. La maggioranza delle imprese si attende un aumento di produzione e ordini, con indicatori attestati su livelli tipici delle fasi espansive. Le attese a livello locale sono coerenti con il consolidamento della ripresa registrato nei mesi estivi dagli indicatori nazionali e internazionali. Per evitare eccessi di ottimismo, bisogna tuttavia ricordare che il ritmo di crescita del nostro Paese è tra i più lenti in Europa e che resta ampio il gap da recuperare per ritornare ai livelli produttivi e occupazionali precedenti la crisi“.

“Il trend di crescita della nostra regione è confermato anche a livello nazionale. Secondo i nostri analisti, infatti – dichiara Stefano Gallo, Regional Manager Nord Ovest di UniCredit – continua a un buon passo la ripresa dell’economia Italiana. Il Pil reale è aumentato di +0,4% nel II trimestre del 2017 rispetto al precedente, che consolida per il I semestre del 2017 un tasso di crescita annualizzato dell’1,6%. Ciò sta spingendo al rialzo le previsioni del Pil del 2017 della maggior parte dei centri di ricerca (tra cui anche il nostro) e delle principali agenzie di rating. La concessione di nuovi crediti da parte del nostro Istituto conferma il processo di ripresa dell’economia piemontese. Dall’inizio dell’anno abbiamo infatti erogato a famiglie e piccole e medie imprese della Region nord ovest, senza considerare quindi le imprese large corporate, circa 1 miliardo e mezzo di euro. Anche noi confermiamo il positivo andamento della bilancia estera: in particolare gli utilizzi dei nostri clienti sul comparto estero crescono dell’8% su base annua. Uno dei nostri vantaggi competitivi è proprio quello di offrire una rete internazionale unica in grado di accompagnare e supportare le imprese del Piemonte attraverso banche leader in 14 Paesi e un network che si estende ad altri 18 Paesi in tutto il mondo”.

Per Cristina Balbo, Direttore Regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria di Intesa Sanpaolo: “Oggi possiamo dire che la svolta economica, di cui negli ultimi tre anni abbiamo intercettato i segnali, si sta concretizzando. La fase più dura della crisi è alle nostre spalle, una fase nella quale Intesa Sanpaolo non ha mai interrotto l’erogazione di credito ed è sempre stata a fianco di famiglie e imprese con iniziative come la moratoria per le piccole imprese e con iniziative straordinarie per riportare in bonis oltre 60mila aziende, tutelando 600mila posti di lavoro. Stiamo assistendo a un significativo rilancio di consumi e investimenti. Intesa Sanpaolo è pronta ancora una volta a svolgere il proprio ruolo di banca per l’economia reale, così come confermano gli impieghi nei primi otto mesi dell’anno, in cui abbiamo erogato 1,1 miliardi di euro alle imprese e 1,1 miliardi alle famiglie con una crescita di circa il 13% sul 2016. In tre anni abbiamo quasi raddoppiato la quota di mercato nell’erogazione dei mutui e questa è la conseguenza di un costante sostegno al territorio”.

A livello settoriale, l’incremento dei livelli produttivi ha coinvolto quasi tutti i principali comparti di attività economica, fatta eccezione per le industrie tessili e dell’abbigliamento che, in continuità con i trimestri precedenti, hanno evidenziato un trend negativo (-1,9%).
Con uno sviluppo della produzione industriale dell’8,7% rispetto al II trimestre 2016, i mezzi di trasporto si confermano il settore trainante. Il risultato messo a segno dal comparto è scaturito in primo luogo dall’ottima dinamica della fabbricazione di autoveicoli. Hanno registrato una crescita, sebbene di intensità minore, anche le industrie della componentistica autoveicolare e quelle dell’aerospazio.
Alle industrie dei mezzi di trasporto seguono quelle elettriche ed elettroniche che, nel II trimestre 2017, evidenziano un incremento della produzione del 5,7%. Manifestano trend espansivi, superiori a quello medio regionale, anche le industrie dei metalli (+5,3%), quelle chimiche e delle materie plastiche (+3,9%) e il comparto meccanico (+3,6%).
Chiudono il II trimestre 2017 con una dato positivo, anche se inferiore alla media complessiva piemontese, le industrie alimentari (+2,2%) e quelle del legno e del mobile (+1,9%).

L’analisi della dinamica della produzione industriale per classe di addetti evidenzia, nel II trimestre 2017, tendenze positive per tutte le dimensioni d’impresa. Le grandi imprese (oltre i 250 addetti) registrano l’incremento più sostenuto (+5,0%); l’output prodotto aumenta dell’3,9% per le realtà di medie dimensioni (50-249 addetti), cresce del 2,9% per le piccole imprese (10-49 addetti) e dell’1,1% per le micro aziende (meno di 9 addetti).

La crescita della produzione industriale ha riguardato la totalità dei tessuti produttivi locali. Anche nel II trimestre 2017, il comparto manifatturiero piemontese ha trovato in Torino la provincia trainante: le imprese del territorio hanno registrato, infatti, un incremento dei livelli produttivi del 4,8% rispetto al periodo aprile-giugno 2016. Seguono il Verbano Cusio Ossola (+3,9%) e Alessandria (+3,4%), con crescite superiori alla media regionale. Il Cuneese evidenzia un incremento della stessa intensità di quello piemontese (+3,2%). Novara registra un aumento della produzione manifatturiera pari all’1,9% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Appare di intensità minore la crescita di Biella (+0,8%), mentre risulta stabile la variazione tendenziale della produzione industriale di Vercelli (+0,0%).