Regione Piemonte verso una legge contro i cyberbulli

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Le commissioni congiunte Cultura e Sanità, presiedute rispettivamente da Daniele Valle e Domenico Ravetti, hanno avviato la discussione generale sulle due proposte di legge per la prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo e l’istituzione di una giornata dedicata a questi temi.

I provvedimenti, le cui consultazioni con i soggetti coinvolti sono terminate lo scorso luglio, nascono dall’esigenza di intervenire a livello regionale su un’emergenza sociale che colpisce soprattutto i più giovani e merita massima attenzione.

“Il bullismo – ha evidenziato Domenico Rossi (Pd), primo firmatario di uno dei progetti di legge – si colloca nel recente quadro di esplosione dei social media. È fondamentale che la nostra Regione, in linea e coerenza con l’intervento nazionale, si occupi direttamene di questo fenomeno, con l’obiettivo di integrazione e non di sovrapposizione alla normativa statale. Mi auguro, quindi, che su un tema così delicato e attuale le forze politiche in campo perseguano l’interesse dei cittadini piemontesi”.

Nel corso della seduta la consigliera Daniela Ruffino (FI) ha sottolineato come “sia importante che la Regione riconosca quanto è stato fatto finora per i ragazzi, soprattuto sul territorio. Mi riferisco alle numerose iniziative portate avanti da Consulte, associazioni ed enti che si occupano di formazione ed educazione. Per quanto riguarda la costituzione di un Osservatorio regionale su bullismo e cyberbullismo ne ribadisco l’importanza, così come per l’istituzione di una apposita giornata dedicata a questi fenomeni, che rappresenterebbe uno strumento di comune utilità e riflessione, per ragazzi e adulti, su un tema tanto discusso. Auspico poi che il Consiglio giunga alla condivisione di una sola legge, che sia il risultato dei due progetti presentati”.

In particolare la seconda proposta di legge, il cui primo firmatario è il consigliere Mauro Laus (Pd), prevede infatti l’istituzione di una giornata regionale contro bullismo e cyberbullismo e di un Osservatorio, come organismo di informazione e consultazione.

Il consigliere Giorgio Bertola (M5s) è intervenuto manifestando perplessità sull’utilità di una legge regionale e ha poi definito “strumentali le polemiche emerse nel corso della discussione, in riferimento al progetto presentato dall’Ufficio di Presidenza per l’ultima edizione di Ragazzi in Aula, che aveva lo scopo di dare dignità alla proposta degli studenti partecipanti e non certamente ai movimenti politici”.

“Sentiamo l’importanza del tema – hanno proseguito la consigliera Francesca Frediani e il consigliere Davide Bono (M5s) – e l’urgenza di dotarci di strumenti adeguati a contrastare questa grave emergenza sociale. Ci chiediamo se un nuovo testo di legge regionale sia uno strumento adeguato o se non sia possibile utilizzarne altri già esistenti, come ad esempio i protocolli sottoscritti negli ultimi anni. Riteniamo, infine, fondamentale  individuare le risorse economiche a disposizione. Per questo chiediamo di istituire un gruppo di lavoro, utile anche a valutare gli esiti delle azioni portate avanti dalla Giunta nel corso degli ultimi anni”.

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